Giuliana De Sio «Io, mamma un po' strega» • Teatro Franco Parenti Milano
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«Una storia tragicomica, e proprio per questo così simile alla vita reale: perché la nostra vita, quella vera, è un intreccio di momenti buffi e tragici». Ci sono interpreti che non potrebbero mai accettare ruoli e storie per inerzia, e tra questi c’è senza dubbio Giuliana De Sio, attesa al Teatro Franco Parenti dal 29 ottobre al 3 novembre in un ruolo materno e problematico in Cose che so essere vere – Things I Know To Be True di Andrew Bovell, per la regia di Valerio Binasco (anche protagonista). (Teatro Franco Parenti)
Ne parlano anche altri giornali
Giuliana De Sio disperata, abbandonata dal mondo dello spettacolo: “Mi resta una lacrima dentro" L'attrice si è aperta ad una lunga serie di confessioni, dai rapporti familiari difficili, alla delusione nel non ricevere più offerte di lavoro e considerazione nello spettacolo (Libero Magazine)
A cura di Andrea Parrella (Fanpage.it)
Erano ore bellissime, che passavo assieme a Gassman, Volonté, Sordi, Mastroianni». Avrò avuto 11 anni e ogni giorno ci andavo, da sola, fino ai miei 17: la cassiera mi conosceva e mi faceva vedere anche i film vietati. (Corriere della Sera)
«So di sembrare più giovane: sono minuta, peso 48 chili... Non faccio granché per il corpo ma curo moltissimo la mia faccia, perché trovo che se esiste un po’ di bellezza vada preservata», rivela lei in un'intervista al Corriere della Sera in cui racconta un po' tutta la sua carriera di grande attrice del cinema italiano, anche se ora dice di essere stata quasi completamente dimenticata dal suo mondo. (leggo.it)
Con il cinema è cresciuta. L'altra? «Ero fidanzata con Haber, mi ha spinta verso questa carriera - racconta Giuliana De Sio al Corriere della Sera - Mi aveva convinta e in poco tempo ho fatto diversi film, diventando famosa. (ilmessaggero.it)
«Ho ricevuto una sfilza di premi per le mie interpretazioni e poi, da dieci anni, più niente, nessuna chiamata. È una cosa stranissima, come se non sapessero più cosa farmi fare. Mi resta una lacrima dentro per il cinema che mi ha un po’ abbandonata». (Open)