E' morto il drammaturgo Giuliano Scabia, lottò con Basaglia a Trieste per l'apertura dei manicomi
È infatti da un'idea sua e di Giuseppe Dell'Acqua, Dino Basaglia e Vittorio Basaglia che nacque il Marco Cavallo simbolo della riapertura dei manicomi.
È stato uno sperimentatore, anche nel linguaggio e tra i primi a portare il teatro fuori dai luoghi canonici.
Drammaturgo di elevato spessore in città lo piangono oggi molti teatri e compagnie che avevano avuto il piacere di lavorare con lui e di conoscerlo personalmente»
Giuliano Scabia in una foto del 2005. (Il Piccolo)
La notizia riportata su altre testate
Di questo artista dai mille volti, scrittore e uomo di teatro soprattutto, Trieste ricorda l'avventura che portò alla nascita di Marco cavallo, il grande animale azzurro di cartapesta, costruito assieme ai pazienti dell'ospedale psichiatrico diventato immagine di quel cambiamento epocale. (TGR – Rai)
E non solo il teatro, perché la sua impronta artistica segna ancora oggi un episodio tra i più significativi, e forse «rivoluzionari», della nostra storia recente. Il teatro italiano perde oggi uno dei suoi padri nobili, e nello stesso tempo più semplici e «naturali». (Il Manifesto)
Tragedia funivia Stresa-Mottarone, il soccorso alpino e i carabinieri sono sul posto. Poeta e drammaturgo aveva scelto Firenze come città d'adozione nella quale ha lasciato un grande ricordo tra i teatri e le compagnie di attori. (Qui News Firenze)
Ieri mattina il Poeta Gentile se ne è andato con la discrezione con cui aveva vissuto. Fu Scabia a portarla a seminari del Dams e a decretarne la fortuna (il Resto del Carlino)
Collocata all’interno del manicomio di Trieste (oggi Parco di San Giovanni) questo manufatto è uno dei più importanti esempi di opera collettiva realizzata con il contributo dei laboratori artistici creati all’interno della struttura nosocomiale giuliana diretta dall’allora direttore Franco Basaglia, il quale si avvalse del contributo dei pazienti ivi reclusi. (TRIESTEALLNEWS)