Inghilterra nei guai: si dimette il braccio destro di Starmer. Geopolitica "debole" e tagli alle pensioni

Il governo laburista inglese affronta già i primi guai a pochi mesi dalle elezioni. Tutto inizia con la bufera sui guadagni del capo di Gabinetto Sue Gray, addirittura superiori a quelli del primo ministro Keir Starmer. Stando a quanto riportato dalla Bbc al suo posto arriverà Morgan Mc Sweeney, già ideatore della campagna elettorale della sinistra e capo-consigliere di Starmer. Persino Miss Gray si è accorta della gravità della sua presenza: “È chiaro che la cronaca attorno alla mia posizione ha rischiato di diventare una distrazione per il vitale lavoro di cambiamento del governo”, ha precisato. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Gray era stata oggetto di fughe di notizie che la dipingevano come accentratrice e apertamente ostile ai funzionari … (Il Fatto Quotidiano)

E i Gilt, i bond sovrani del regno, iniziano a segnalare qualche nervosismo. Parlare di leadership in crisi ad appena tre mesi dalle elezioni generali vinte a mani basse può sembrare uno scherzo. (InvestireOggi.it)

Con tale maggioranza, il governo di Starmer potrebbe portare avanti tanti cambiamenti rapidamente, allo stile del Famoso governo di Blair del 1997. Invece il programma di Starmer, sempre evitando di fare troppe promesse, si doveva rivelare a rilento, dopo la sospensione estiva del parlamento. (Il Fatto Quotidiano)

“Golpe” a Downing Street: Keir Starmer ha silurato la “donna più potente del Regno Unito”

E la prima è già un nome di peso a Downing Street, dato che si tratta della capa dello staff del governo Sue Gray. Formalmente, la zarina dell’esecutivo si è dimessa per assumere l’incarico, mai esistito fino a ora, di emissaria del governo centrale per i rapporti con le nazioni e le regioni del Regno. (Il Fatto Quotidiano)

Sebbene sia diventata famosa grazie a Kevin Spacey alias Frank Underwood, la saga di House of Cards è nata in Inghilterra, dalla florida penna di Michael Dobbs, ex consigliere di Margaret Thatcher e oggi Lord conservatore. (la Repubblica)