Alberto Asor Rosa, l’allievo di Sapegno che voleva cambiare il mondo

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Per chi si immatricolò nella facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza di Roma nei primi anni Novanta del secolo scorso Alberto Asor Rosa, scomparso ieri, era uno dei fari più luminosi. Si presentava nell’affollatissima Aula 1 e si sedeva in cattedra come fosse il Frassino del Mondo della Letteratura italiana. Asciutto sempre nell’esposizione, ogni proposizione poteva essere una definizione scultorea che aveva la presenza e la scontatezza indiscutibile delle Tavole della Legge. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ricordo ancora l’ansia di aver abbandonato figli piccoli e marito quando corsi a Roma nel 2003 (ancora una volta il tre!) per assistere alla lectio magistralis che il mio professore tenne all’Università La Sapienza per congedarsi dai 52 anni di insegnamento. (Il Fatto Quotidiano)

Potrebbe essere questa la nuova realtà di cui abbiamo bisogno, la quale potrebbe, addirittura, sostituire i soliti farmaci. E, assieme a loro, i cambi di temperatura, di orario, lo stress, l’ansia e tutto ciò che ci porta ad essere nervosi ed irascibili. (InformazioneOggi.it)

Prima di sapere della sua morte, il 21 dicembre 2022, Alberto Asor Rosa era nei miei pensieri, non solo perché sapevo che non stava bene, ma perché avevo deciso di riportare nelle ultime pagine della ristampa del mio libro Come nasce il sogno d’amore la lettura che ne aveva fatto appena uscito, nel 1988, pubblicata successivamente nel suo libro Un altro Novecento. (Il Riformista)

«Il professor Sgobio era un nostro concittadino, nonché fonte inesauribile di notizie e aneddoti sul nostro paese». «Abbiamo pensato che questo fosse il modo migliore per ricordare il professor Pasquale Sgobio» ha detto Renato Bruno, presidente della ProLoco di Montemesola. (Tarantini Time Quotidiano)

Se ne va un pezzo di Capalbio. Con Alberto Asor Rosa, scomparso ieri a Roma a 89 anni, la Piccola Atene perde uno dei suoi volti più rappresentativi. (LA NAZIONE)

"Un cittadino modello. Anzi un cittadino onorario modello. (IlGiunco.net)