Crepe sul modello tedesco che soffoca l'Europa: qualcuno ci dia un taglio – Libero Quotidiano
Per unire i puntini – stavolta – basta davvero un piccolo sforzo. Dopo il tracollo del primo settembre scorso in Sassonia e Turingia, la Spd ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie perfino per mantenere uno strettissimo margine di vantaggio in un land (Brandeburgo) che da sempre era un suo punto di forza, e nonostante che il leader socialdemocratico locale, per tutta la campagna, si fosse tenuto alla larga dal cancelliere federale Olaf Scholz, ridotto alla condizione di “dead man walking”. (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altre testate
Sospiro di sollievo per il cancelliere Olaf Scholz. Il suo partito, il Partito Socialdemocratico Tedesco (Spd), ha respinto l’avanzata dell’ultradestra di Alternative für Deutschland (Afd), vincendo le elezioni regionali del Brandeburgo e mantenendo per l’ottava volta consecutiva il controllo del Land. (FIRSTonline)
Milano, 22 set. Il Cancelliere è attualmente a New York per il Future Summit delle Nazioni Unite: è “completamente soddisfatto”, si rende noto. (Agenzia askanews)
Sollievo comprensibile, dato che il Brandeburgo – il grande Land dell’ex Ddr che ingloba la città-Stato di Berlino – sembrerebbe aver arginato, per ora, l’onda nera dell’ultradestra tedesca: stando alle proiezioni di ieri sera, la Spd del governatore uscente Dietmar Woidke si conferma primo partito con il 31,3% dei voti, mentre l’AfD, classificata dall’intelligence come “destra estrema”, si ferma al 29,5%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
BERLINO — Sono mesi che il deputato di lungo corso della Spd, Axel Schaefer, fa discutere con le sue accorate lettere che mettono in guardia dal rischio di un naufragio del partito più antico della Germania. (la Repubblica)
La Spd si arrocca e resiste in Brandeburgo, dove lascia indietro, seppur di appena 1,7 punti percentuali, il ciclone Alternative für Deutschland che dopo la vittoria in Turingia e gli ottimi risultati in Sassonia puntava a tingere di nero la storica roccaforte socialdemocratica. (Il Fatto Quotidiano)
Ma grande sollievo anche a Berlino, dove un crollo della Spd nel Land che circonda la capitale, e che da dopo l'unificazione è sempre stato governato dal partito socialdemocratico, avrebbe potuto innescare un terremoto tale da scuotere anche la poltrona del cancelliere Olaf Scholz. (ilmessaggero.it)