Crolli e morti a Scampia. Intervista al Presidente della municipalità
Incontriamo Nicola Nardella, Presidente della 8° Municipalità di Scampia, l’estesa area a Nord della città di Napoli. Ovviamente Nicola (che per noi è soprattutto il compagno Nicola, da sempre impegnato, sia come Avvocato ma anche in qualità di attivista nelle più significative Vertenze in difesa dei diritti sociali negati e contro la inenarrabile manomissione ambientale dei nostri territori) è da alcuni giorni che dorme pochissimo, è presente sul luogo della tragedia, coordina e sprona i vari interventi a sostegno delle famiglie e degli abitanti della Vela in cui si è verificato il tragico crollo mortale e lo ringraziamo per aver trovato il tempo per rispondere alle domande di Contropiano (Contropiano)
La notizia riportata su altri media
La testimonianza di Stefano Boeri, architetto di … Le Vele, come altri dinosauri di cemento di quegli anni rappresentano una metafora drammatica del rapporto tra architettura e politica». (La Repubblica)
In una storia Instagram, il cantate Franco Ricciardi, originario di Scampia, che si è attivato per aiutare la gente della Vela Celeste dopo il crollo di lunedì scorso, ha scritto: Ricciardi sugli sfollati di Scampia (CalcioNapoli24)
Terza vittima a Scampia: morta Patrizia Della Ragione Roberto Abbruzzo e Margherita Della Ragione hanno usato i loro corpi come scudo per proteggere i figli dal violento impatto del crollo del ballatoio a Scampia. (Virgilio Notizie)
È stato nominato, dalla Procura di Napoli, il professionista che si occuperà di effettuare le perizie nell'ambito delle indagini sul crollo del ballatoio avvenuto la sera di lunedì scorso nella vela celeste di Scampia, costato la vita a tre persone. (ilmattino.it)
Tragedia a Scampia, si aggrava il bilancio: c’è una terza vittima Si aggrava il bilancio della tragedia a Scampia. C’è una terza vittima in seguito al crollo all'interno della Vela Celeste. Si tratta di Patrizia Della Ragione, 53 anni. (Tutto Napoli)
Quando Scampia si ribellò all'ennesima fiction su Gomorra girata a Scampia, Roberto Saviano restò zitto. Oggi lo scrittore sostiene di aver urlato nel deserto e nel degrado, con la consueta faccia tosta. (Secolo d'Italia)