Meno fumo, più attività fisica e vita sociale: la ricetta per prevenire l'Alzheimer

Sono almeno otto in letteratura le demenze conosciute. la più temibile è il morbo di Alzheimer, di cui oggi ricorre la giornata internazionale. Nel mondo ne soffrono 55 milioni di persone. E i casi continuano ad aumentare. In Piemonte ci sono 19 centri Cdcd, acronimo di Centri per i disturbi cognitivi e demenza. Qui siamo al San Luigi di Orbassano. L’Alzheimer colpisce più le donne degli uomini, il rapporto è di 2,3 donne per 1 uomo. (RaiNews)

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Nella Giornata Mondiale dell'Alzheimer, che si celebra oggi, vogliamo riflettere su una malattia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Attualmente non esistono cure definitive, ma la ricerca scientifica continua a fare progressi importanti nella comprensione dei meccanismi alla base della malattia. (San Marino Rtv)

Il Rapporto contiene inoltre 24 saggi di esperti di tutto il mondo su questioni generali relative all’atteggiamento nei confronti della demenza, nonché casi studio riguardanti lo stigma e le iniziative per combatterlo. (Famiglia Cristiana)

A ricordarlo sono Istituto superiore di sanità (Iss), società scientifiche e specialisti che, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla malattia, accendono i riflettori sulla prevenzione, sulla ricerca e sulle opzioni terapeutiche in arrivo. (Fortune Italia)

Diabete, colesterolo, ipertensione, fumo, obesità, inquinamento atmosferico, traumi cranici, depressione, attività fisica, assunzione di alcol, anni di scolarizzazione e attività cognitiva continua, prevenzione e trattamento della perdita di udito, trattamento della perdita della vista, interazione sociale. (Sanità Informazione)

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo ci sono 55 milioni di persone che hanno una forma di demenza. Diventeranno 2 milioni e 300mila entro il 2050. (Domani)

Far fronte a questa emergenza è per l'Oms una priorità di sanità pubblica e gli sforzi si concentrano innanzitutto sulla prevenzione, oltre che sulla ricerca di terapie in grado di modificare il decorso della malattia: un obiettivo inseguito da 30 anni, finora senza successo. (RaiNews)