Tel Aviv: gli ambasciatori si uniscono alla manifestazione per il rilascio degli ostaggi
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La protesta arriva nello stesso giorno in cui il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato di voler inviare il direttore dell'agenzia di intelligence Mossad ai colloqui per il cessate il fuoco in Qatar PUBBLICITÀ Diversi ambasciatori in Israele si sono uniti alla manifestazione settimanale a Tel Aviv di familiari e sostenitori che chiedono al governo di raggiungere un accordo per la restituzione degli ostaggi ancora detenuti da Hamas a Gaza (Euronews Italiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
La polizia si scontra con i manifestanti davanti al Ministero della Difesa israeliano durante una protesta antigovernativa che chiede la fine della guerra e l'azione per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza dall'ottobre 2023. (Tiscali Notizie)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato l’invio del direttore dell’agenzia di intelligence estera Mossad ai negoziati per il cessate il fuoco in Qatar, segno dei progressi nei colloqui sulla guerra nella Striscia. (LAPRESSE)
Mentre si accavallano notizie circa un imminente accordo per la liberazione di ostaggi israeliani nelle mani dei terroristi palestinesi a Gaza, in cambio di una tregua e della scarcerazione di detenuti palestinesi per reati contro la sicurezza, riepiloghiamo le tappe principali della vicenda. (israele.net)
Su tutto prevale il timore di restare esclusi da questa tornata di accordi che prevede il rilascio di 33 ostaggi (più o meno la metà di quelli considerati ancora in vita) nell’arco di 42 giorni. E così questo che viene vissuto come l’ultima treno per uscire dall’inferno di Gaza evoca immagini forti che rimandano alla Shoah. (ilmessaggero.it)
La presidente del Croce Rossa, Mirjana Spoljaric, è arrivata ieri sera in Israele, dove ha incontrato i familiari degli ostaggi ai quali ha ribadito l'impegno dell'organizzazione a far sì che tutti gli ostaggi vengano rilasciati e riuniti alle loro famiglie oppure riportati a casa per una degna sepoltura. (Civonline)
Se questo benedetto accordo sarà firmato 33 di loro saranno liberati ma da Doha, in Qatar, nessuno dei mediatori (gli stessi qatarioti, l’Egitto e gli Stati Uniti) rivela dettagli sui nomi o sul fatto che siano tutte persone in vita oppure no. (Corriere della Sera)