Brics, il vertice di Kazan apre una speranza: ai popoli europei la necessità di coglierla
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Tra il 22 e il 24 ottobre, a Kazan in Russia, si è svolto il XVI Vertice dei Brics. Si tratta di un evento la cui importanza va al di là della cronaca perché rappresenta in modo plastico una tappa di un processo storico che sta cambiando, in meglio, la realtà del mondo. L’importanza del vertice è innanzitutto data dalle dimensioni: i paesi Brics insieme rappresentano circa il 45% della popolazione del pianeta e il 35% dell’economia mondiale. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’altro giorno, il Presidente russo Vladimir Putin ha ospitato i leader dei Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e di nuovi membri come l’Arabia Saudita e l’Egitto per un vertice a Kazan, in Russia. (varesenews.it)
Il suo principale obiettivo da padrone di casa consisteva nel mostrarsi al mondo tutt’altro che isolato, come lo dipinge l’Occidente. Ed è stato perlopiù questo. (InvestireOggi.it)
Vladimir Putin (Italia Oggi)
La prossima volta potrebbe essere utile mandare una delegazione ufficiale all’evento, magari con la semplice qualifica di osservatori, per annusare l’aria che tira in un meeting che comunque raccoglie i paesi che rappresentano 1/3 della popolazione mondiale, mentre i meeting del G7 sembrano una visita ai musei economici e il G20 non è mai veramente decollato. (Scenari Economici)
Perché da questo incontro (che le fonti diplomatiche russe, forse con un eccesso di ottimismo, hanno definito “il più importante appuntamento di politica internazionale nella storia del Paese”) lui, proprio lui inteso come presidente della Federazione Russa, esce con un risultato non da poco: il sogno di isolare la Russia ha fatto puff e si è disperso come nebbia al sole. (Contropiano)
Su Xiaohui, analista del China Institute of International Studies, racconta in un'intervista a La Stampa la prospettiva di Pechino sulla piattaforma delle economie emergenti. (La Stampa)