La fuga da X sarà il solito fuoco di paglia?

“Fuga” di utenti da X, per motivi politici; boicottaggio “di massa” per dichiarare dissenso verso le scelte del proprietario. Quante volte abbiamo letto questa “notizia” in merito a una grande piattaforma? Facciamo subito lo spoiler: tante volte. Cinque quelle che vengono in mente, per gli ultimi anni. E poi che è successo? Sono fuggiti in massa davvero, gli utenti? Altro spoiler: no. Gli incumbent – Meta, Whatsapp, Youtube… - nonostante le polemiche sono rimasti tali. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Gli utenti in fuga da X cercano altri lidi, e Bluesky con le sue politiche più trasparenti, sembra rappresentare la scelta preferita: in USA e Regno Unito gli utenti giornalieri superano quelli di Threads (HWfiles)

Ho invitato a provare Telegram al posto di WhatsApp, Diaspora al posto di Facebook, Mastodon al posto di Twitter quando ancora si chiamava Twitter. Chi vi scrive predica da anni di evitare gli ambienti tossici, le piattaforme opache e i luoghi dove siamo considerati prodotti a nostra insaputa. (Il Sole 24 ORE)

Questa è senza dubbio una vera attrazione soprattutto per chi lascia X a causa delle sue recenti polemiche e dell’orientamento politico percepito come troppo inclinato verso destra. Bluesky, il nuovo social network pensato come alternativa a X (precedentemente noto come Twitter), ha recentemente superato il traguardo dei 20 milioni di utenti. (IlSoftware.it)

La fuga da X ammazzerà il social di Musk? No, ma è da due anni che va male

Giovedì 14 novembre la Cgil Vercelli Valsesia ha pubblicato il suo ultimo post su X, la piattaforma un tempo nota come Twitter che dal 27 ottobre 2022 è di proprietà di Elon Musk. (La Stampa)

Secondo i dati di Similarweb, il divario con Threads di Instagram, il principale concorrente di X, si sta progressivamente riducendo. Bluesky, nato come alternativa a X (ex Twitter), ha recentemente superato i 20 milioni di utenti, un traguardo significativo per un'app che ha aperto al pubblico solo lo scorso febbraio. (Multiplayer.it)

A due settimane dalle elezioni negli USA del 5 novembre 2024, la domanda che molti si pongono è se l’esodo da X sia paragonabile a uno tsunami o se si tratti solo di una lieve increspatura destinata a svanire presto. (L'HuffPost)