Caso dossieraggio, i legami di Pazzali con Interspac: il punto
Il caso dossieraggio si arricchisce di nuovi elementi, con la scoperta di molti legami del fondatore e socio di Equalize, Enrico Pazzali, con l’economia e lo sport. IL CASO – Enrico Pazzali rappresenta la figura chiave dell’inchiesta relativa al presunto dossieraggio di centinaia di figure istituzionali, relative ai diversi settori della politica e dell’amministrazione a prescindere dal partito politico di appartenenza. (Inter-News)
Su altre fonti
La Dda ha già depositato lunedì il ricorso per chiedere tredici custodie cautelari in carcere per altrettanti indagati, tra cui Carmine Gallo e Nunzio Samuele Calamucci, finiti ai domiciliari su decisione del gip, e gli arresti domiciliari per altri tre, tra cui Enrico Pazzali, titolare della Equalize, società al centro dell’inchiesta sui presunti dossieraggi illegali, e presidente della Fondazione Fiera Milano. (IL GIORNO)
Perché, come emerge, ha agganci un po’ ovunque. Ma quello che più conta è che è soprattutto il principale procacciatore di clienti e affari della premiata ditta che fabbrica dossier. (La Repubblica)
Le attività di indagine, condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sono partite quando è stato individuata un’area utilizzata quale rimessaggio abusivo di imbarcazioni, sottoposta a sequestro penale. (Corriere di Lamezia)
Era dall’autunno del 2016, all’epoca dello scoppio dello scandalo delle copie digitali fasulle che ne gonfiavano spropositatamente la diffusione, che al Sole 24 Ore un’assemblea di redazione non durava quattro ore e mezza. (Il Fatto Quotidiano)
L'inchiesta dati rubati si allarga a macchia d'olio. Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano, è ora al centro di un'indagine che mette in luce una serie di presunte irregolarità legate alla gestione della fondazione, tra cui consulenze e l’uso improprio di dati riservati. (leggo.it)
Se c’è qualcuno d’interessante da verificare». «C’è un sacco di gente, guarda se conosci qualcuno. (La Stampa)