Manuel Bortuzzo: "È dura ritrovarsi disabili. Una parte di me è morta, ma ho accettato la sedia a rotelle"

Video suggerito A cura di Daniela Seclì 91 Sono trascorsi cinque anni da quando la vita di Manuel Bortuzzo è cambiata. Nel 2019 è stato ferito da un colpo di pistola alla schiena, che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Chi lo ha colpito lo aveva scambiato per un altro. L'ex concorrente del Fratello ha raccontato, in un'intervista rilasciata a Francesca Visentin per il Corriere del Veneto, com'è la sua vita oggi. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri giornali

uno scambio di persona, un colpo di pistola, una carriera nel nuoto professionistico stroncata a soli diciannove anni. Fu incriminato ma prima della fine del processo venni interdetto da tutte le palestre del Veneto» I riflettori sulla vita di Manuel Bortuzzo si accendono in quella notte terribile del febbraio 2019. (ilgazzettino.it)

Con il nuoto è successo così, è rimasto in sospeso per anni, poi si è ripresentato”. “Alcuni treni sono persi per sempre, su altri ho la sensazione che potrebbe esserci ancora posto per me; certe occasioni o relazioni pensi sempre che potrebbero tornare da un momento all’altro. (Il Fatto Quotidiano)

Torna a farlo in un'intervista al Corriere, in occasione dell'uscita del suo libro "Soli nella tempesta - disciplina e armonia per affrontare le battaglie della vita". Sono trascorsi 5 anni da quando, nel 2019, Manuel Bortuzzo venne colpito da un colpo di pistola che lo ha portato, a soli 20 anni, a perdere l'uso delle gambe. (Today.it)

Manuel Bortuzzo: ‘‘Ritrovarsi disabili è peggio di un lutto”

"Soli nella Tempesta" è il titolo del nuovo libro di Manuel Bortuzzo, il nuotatore triestino la cui vita è cambiata per sempre quando il 9 febbraio del 2019 si è ritrovato coinvolto in una sparatoria nei quartieri di Roma, dove è stato ferito gravemente al punto da perdere definitivamente l'uso degli arti inferiori. (Movieplayer)

Disciplina e armonia per affrontare le battaglie della vita”, edito Rizzoli disponibile dal 25 giugno, che l’atleta triestino presenterà oggi (ore 19) al Monk di Roma in un incontro moderato da Simone Lijoi, ha affidato il racconto di come ha saputo reagire di fronte all’imprevedibile. (ilmessaggero.it)

A raccontarlo è lui stesso al Corriere della Sera. Tutto è iniziato nel 2019 quando è rimasto paralizzato dalle gambe in giù dopo che due malviventi gli hanno sparato alla periferia di Roma. (Radio 105)