Assogestioni pro Caltagirone in Generali?
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Assogestioni pro Caltagirone in Generali? Che cosa sta succedendo in Assogestioni in vista dell'assemblea decisiva per il futuro di Generali. La lettera di Fernando Soto Caro direttore, stufo del fatto che le mie proposte su commenti e approfondimenti di finanza italiana non ti eccitano come in passato (si sta capendo nulla di ‘sto casino in Generali, ci siamo infilati in arzigogoli legali che i lettori non seguono, mi hai detto papale papale giorni fa bocciandomi una mia proposta di pezzo, e lo scrivo a beneficio di quei quattro gatti che hanno scritto alla segreteria di Start Magazine lamentandosi di queste carenze informative, mi ha informato la segreteria che forse non ti ha inoltrato le missive). (Start Magazine)
Su altre fonti
La straordinaria effervescenza che Piazza Affari sta mostrando dallo scorso settembre, con il lancio di sette offerte pubbliche di acquisto o scambio, non scalfisce, pur nella innegabile importanza di queste operazioni, la centralità della partita che sta per giocarsi a Trieste, a casa delle Assicurazioni Generali, con l’assemblea del 24 aprile prossimo. (Corriere della Sera)
MILANO – Anche in Assogestioni va in scena il risiko bancario. Ieri un comitato dei gestori in formato alquanto ristretto ha esaminato una lista lunga di candidati alla terna che formerà la terza lista per il cda di Generali. (la Repubblica)
Dopo lo scontro di venerdì, ieri il confronto interno al comitato dei gestori si è concentrato sul fare una prima scrematura dei nomi dei possibili candidati, selezionati con l'aiuto dell'head hunter Chaberton Partners, da proporre nella eventuale lista. (il Giornale)

Dopo il nulla di fatto di venerdì sulla decisione se presentare o meno una lista di minoranza in vista dell’assemblea del Leone del 24 aprile, il comitato dei gestori è tornato a riunirsi ieri e si vedrà di nuovo oggi pomeriggio. (La Stampa)
L’elenco dei futuri consiglieri promossi dal Comitato dei gestori verrà presentato domani pomeriggio come secondo punto all’ordine del giorno, e dovrebbe essere votato dagli esponenti che non sono ritenuti in conflitto di interessi, ovvero Intesa Sanpaolo, Poste e Fineco. (Corriere della Sera)
A Mediobanca, però, non tutti sarebbero soddisfatti delle ultime mosse di Philippe Donnet nella gestione dell’operazione Natixis. Il manager francese, da nove anni alla guida di Trieste, ha triplicato la capitalizzazione del gruppo, pagherà 2,1 miliardi di dividendi sul 2024 e ne promette 7 milia… (La Stampa)