Von der Leyen al G20 spinge per chiudere l'Accordo Ue-Mercosur. Ora anche l'Italia guarda al fronte del no guidato dalla Francia

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EuNews ESTERI

Bruxelles – Una trattativa lunga ormai un quarto di secolo, a cui la Commissione europea vuole mettere il punto definitivo. Ma per chiudere l’Accordo di libero scambio Ue-Mercosur – sempre se Ursula von der Leyen riuscisse nell’impresa di strappare il sì a Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay – alla fine servirà l’approvazione anche dei Paesi membri. E mentre al G20 di Rio la leader Ue insiste con i partner latino americani, a Bruxelles i ministri dell’Agricoltura dei 27 fanno il punto. (EuNews)

Su altri media

Marco Parolo ha espresso il suo punto di vista sull’inizio di stagione dell’Inter. Dal suo punto di vista, un fattore ha inciso sui punti persi finora in Serie A. (Inter-News)

Gli agricoltori, che temono che l’accordo possa creare una concorrenza sleale nei loro confronti, hanno provato a dirigersi con i loro trattori verso il Parlamento europeo, ma sono stati fermati prima di raggiungere l’area dalla polizia antisommossa. (LAPRESSE)

I governi del G20, riunitisi a Rio de Janeiro gli scorsi 18 e 19 novembre, sono tornati a casa ma stanno ancora discutendo dell’accordo di libero scambio tra UE e Mercosur. Quando diciamo “ancora” non intendiamo dalla scorsa settimana, ma da circa 25 anni: la proposta è infatti sul tavolo dal 1999, e il comparto agricolo europeo non è felice che le negoziazioni siano riprese. (Dissapore)

Ad accompagnare il primo cittadino erano presenti, oltre ai docenti, al personale amministrativo e ad un nutrito numero di genitori degli allievi, anche la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Vitrioli-Principe di Piemonte-Galilei-Pascoli”, Maria Morabito, ed Emanuele Filiberto di Savoia, erede dell’ultima stirpe monarchica in Italia (Corriere di Lamezia)

In condizioni normali la politica è guidata dai principi del do ut des, del win–win, del colpo tanto al cerchio quanto alla botte. Le decisioni storiche sacrificano oggi gli interessi di alcuni, cosicché un domani non vengano meno quelli di tutti. (Dissipatio)

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