Il lieto fine di Sherlock, il cane randagio che non sapeva nulla della vita familiare e che ha conquistato il cuore di una donna d’affari

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La Stampa ESTERI

Il cane Sherlock è arrivato al rifugio pelle e ossa, senza alcuna educazione. Lui era un randagio e non sapeva nulla di che cosa volesse dire l’amore e la vita in una famiglia. Era il febbraio scorso quando si è letteralmente abbandonato alle cure degli operatori dell’Animal Services, un’associazione che opera a Marschall, nella Carolina del Nord (Stati Uniti). Al rifugio tutti hanno contribuito a cambiargli completamente l’esistenza: lo hanno nutrito, riempito d’amore, insegnato ad andare al guinzaglio così come ad andare in auto. (La Stampa)

Su altre fonti

Questo Doberman Pincher di 4 anni se ne sta perennemente rannicchiato, con il muso riverso a terra, tenendo stretta fra le zampe l’unica cosa che gli è rimasta: una coperta. Se servisse un’immagine per descrivere quello che prova un cane abbandonato in canile sarebbe quella di Scooby. (La Stampa)

Per convincere il padre ad aprire le porte di casa a un altro quattrozampe, Gabi aveva persino registrato un video in cui cantava una dolce canzoncina. (La Stampa)