Gabbia, Dna rossonero. Nazionale? Priorità Milan

Da piccolo giocava nel cortile di casa, a Fagnano Olona nel Varesotto, con la prima maglia rossonera regalatagli dai genitori: Shevchenko, il nome sulle spalle. Cresciuto e passato poi da Lecco e Como prima di approdare 13enne nel settore giovanile del Diavolo, faceva invece il centrocampista, inizialmente. Proprio al Milan la decisione di arretrarlo ulteriormente: difensore centrale. Passi indietro, passi avanti: con tanto di firma decisiva nel derby. (Quotidiano Sportivo)

La notizia riportata su altri giornali

Gol vittoria, ma anche tante chiusure decisive: Matteo Gabbia è stato uno dei protagonisti del derby vinto 2-1 dal Milan sull'Inter. A guardarlo, sugli spalti di San Siro, c'era anche il Commissario Tecnico Luciano Spalletti: ecco perché, secondo Luigi Garlando, giornalista sportivo de 'La Gazzetta dello Sport', Gabbia può servire alla Nazionale e dovrebbe essere il capitano del Diavolo. (Pianeta Milan)

F.Galli: "Gabbia è come un fiore che hai annaffiato per mesi e mesi. Sicuro che avrebbe fatto carriera" (Milan News)

Gabbia è come un fiore che hai annaffiato per mesi e mesi e alla fine sboccia in tutto il suo splendore". Ma ero sicuro che avrebbe fatto carriera, perché è sempre stato un ragazzo e poi un calciatore serio, determinato e in grado di migliorare col tempo, grazie anche a chi gli è sempre stato vicino nella crescita. (Il Milanista)

Un Milanista al Milan

Da domenica sera in avanti il vero eroe rossonero si chiama Matteo Gabbia. Il suo gol di testa nel derby contro l'Inter che ha regalato al Milan la vittoria dopo sei sconfitte consecutive contro i nerazzurri, è già divenuto iconico. (Milan News)

DIVERTENTE – Queste le parole di Kakà dopo l’1-2 del Milan nel derby contro l’Inter: «Il derby è sempre una bellissima partita e ho visto un’ottima reazione dopo la sconfitta in Champions League contro il Liverpool. (Inter-News)

Merito di Matteo Gabbia, che in rossonero ha fatto tutta la trafila dal settore giovanile alla prima squadra, passando poi da Lucchese e Villarreal come tappe fondamentali di crescita. Il gol nel derby ha infatti salvato la panchina di Fonseca, scacciando gli spettri degli altri tecnici gravitanti, pericolosamente, intorno alla panchina del portoghese e mandando al tappeto l'Inter, che ha visto così interrompersi a 6 la striscia di stracittadine vinte consecutivamente. (il Giornale)