Caso scommesse, un guardalinee e un altro arbitro nel mirino: ripianavano il rosso dei giocatori
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Dopo Pietro Marinoni, altre due figure legate al mondo degli arbitri nelle carte dell'inchiesta della Procura di Milano sulle scommesse. Il primo è Francesco Luciani, assistente arbitrale di Serie A e B (era designato per Samp-Cittadella di ieri ma è stato lasciato a casa dopo che lui stesso, una volta scoppiato il caso, aveva fatto sapere del proprio coinvolgimento nella vicenda), che aveva un rapporto stretto con Nicolò Fagioli al quale aveva prestato circa 73.000 euro versando otto bonifici alla gioielleria Elysium, veicolo per far rientrare i soldi tra gi scommettitori e gli organizzatori dei banchi illeciti. (Sportmediaset)
La notizia riportata su altri media
Così Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle e l'ex arbitro Pietro Marinoni in una chat agli atti dell'indagine dei pm milanesi su un girio di scommesse su piattaforme illegali e nella quale sono indagati, tra gli altri, 12 calciatori di serie A e che ha messo in luce il cosiddetto «sistema Elysium». (Il Mattino)
È stato finora l’anno della sua rinascita (sportiva): Elia Petrelli è il centravanti di un Forlì che i tifosi potrebbero ricordare a lungo. (Il Resto del Carlino)
Il seguito, in cui l’ex juventino “reclutava” altri calciatori di serie A per rientrare dei suoi debiti da record. E la conclusione con il sequestro di 1 milione e mezzo di euro a cinque persone e a una società per “esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti”: si può dire che ormai si sa tutto dell’ennesima inchiesta sulle scommesse e il mondo del calcio, che vede 12 campioni indagati (tra gli altri, gli juventini Weston McKennie e Mattia Perin, il capitano granata Samuele Ricci, gli ex Angel Di Maria e Raoul Bellanova). (Torino Cronaca)
Il primogenito dell’ex campione del mondo 2006, che non è indagato, è al centro di uno scambio di battute in chat tra Nicolò Fagioli e l’arbitro Pietro Marinoni, quest’ultimo indicato dagli inquirenti come tramite tra i calciatori scommettitori e il gestore dei siti illegali Tommaso De Giacomo. (Corriere Torino)
Negli screen-shot, i due parlano della 'ludopatia' di Nicolò Fagioli e dei debiti suoi e di Nicolò Zaniolo, che dicono essere "indietro con i soldi" per Tommaso De Giacomo, secondo gli inquirenti a capo del giro di scommesse illecite. (Sportmediaset)
Poi c’è l’irresponsabilità e la “leggerezza” dei giocatori. Io per primo. (Il Giorno)