Meloni: il Governo non limita i diritti dell’informazione

Roma, 9 gen. – Da parte del governo “non c’è alcuna limitazione del diritto all’informazione o del diritto a essere informati. Nell’esercitare la delega il governo non ha ritenuto di inasprire le pene per chi dovesse violare queste prescrizioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno nell’aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio rispondendo a una sollecitazione del presidente dell’Ordine dei giornalisti sul decreto legislativo con lui è stato vietato di pubblicare l’ordinanza di custodia cautelare, norma ribattezzata da molti “legge bavaglio”. (Agenzia askanews)

Su altri giornali

Mi capita frequentemente di vedere riportati fatti non avveuti. "Mi capita sempre più frequentemente di trovare virgolettate sui giornali dichiarazioni che mi vengono attribuite di cose che non ho mai detto e non ho mai pensato. (Tiscali Notizie)

Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di inizio anno rispondendo alla questione posta dal presidente dell’Ordine dei giornalisti.“La riforma sulla diffamazione raccoglie l’auspicio della Corte Costituzionale e prevede che per la diffamazione mezzo stampa non ci sia più il carcere, una fattispecie su cui sono totalmente daccordo ma una multa – ha spiegato la premier -, che può arrivare fino a 50mila euro, riguarda però il caso di una notizia falsa pubblicata consapevolenmte con l’intento di diffamare qualcuno. (Agenzia askanews)

Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo nella conferenza stampa di inizio anno dopo il discorso del presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli. (Adnkronos)

Giorgia Meloni in conferenza stampa parla di Cecilia Sala, Donald Trump, Elon Musk e non solo: tutti i temi

Ha preso il via la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare. Camicia bianca e giacca chiara, la presidente del Consiglio ha appena preso posto nell'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, per l'appuntamento tradizionale a cui sono accreditati 160 giornalisti. (Tiscali Notizie)

– “Non ritengo di dovermi difendere dalla previsione di rappresentare un limite o un problema per la libertà di stampa e dunque per la democrazia”. Roma, 9 gen. (Agenzia askanews)

Il tempismo, questa volta, le sorride. Se nel 2024 si era dovuta divincolare tra i casi spinosi di Emanuele Pozzolo e di Tommaso Verdini, il 2025 si è aperto con l’esaltazione – bipartisan – del lavoro diplomatico che ha permesso di riportare a casa Cecilia Sala dopo 21 giorni passati in una prigione dell’Iran. (Virgilio Notizie)