G7 Salute, Guido Rasi: “Da resistenza ad antibiotici 11mila vittime all’anno in Italia”

“La strategia è quella di favorire l’uso congruo di antibiotici e di trovare incentivi stabili per la ricerca e il mantenimento sul mercato. Servono nuovi antibiotici, che ormai non abbiamo dal 1980. Serve un’azione sinergica, con investimenti stabili: si tratta di un tema che comporta 11mila morti all’anno in Italia e una stima di 39 milioni di morti da qui al 2050 nel mondo”. Così Guido Rasi, ex presidente dell’Ema (Agenzia Europea per i Medicinali) e attualmente consulente del Ministro della Salute Orazio Schillaci, parlando a margine del G7 Salute in corso ad Ancona (B-Lab Live!)

Ne parlano anche altri giornali

(Adnkronos) – (OglioPoNews)

Ovvero la resistenza agli antibiotici che alcuni batteri responsabili di gravi patologie sviluppano, rendendo inutili le cure - rappresenta la attuale «nuova pandemia» in corso. Un’emergenza globale che richiede risposte rapide e che è stata al centro dei lavori della prima giornata del G7 Salute ad Ancona, dove il ministro della Salute Orazio Schillaci ha assicurato che nella prossima legge di Bilancio saranno stanziati fondi ad hoc per contrastare il fenomeno e promuovere la produzione di nuovi antibiotici . (Gazzetta del Sud)

"Ad oggi non solo il rischio antimicrobico resistenza c'è, ma è destinato ad aumentare sempre di più: le terapie intensive ricevono ogni giorno pazienti che sviluppano sepsi o uno shock settico, per gli effetti dell'antimicrobico resistenza. (Adnkronos)

Sanità, anestesisti: 'Effetti antimicrobico resistenza in aumento in terapie intensive'

Gentile direttore, i Ministri della Salute degli Stati membri del G7 si riuniranno ad Ancona a partire da domani 10 ottobre e dedicheranno un focus particolare alla resistenza antimicrobica e all'importanza di promuovere, da una parte l’uso prudente e responsabile degli antibiotici sia in campo umano che veterinario - sostenendo e governando l'accesso a quelli esistenti - dall’altra, la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici attraverso incentivi che ne rendano sostenibile lo sviluppo e l’accesso. (Quotidiano Sanità)

Come Siaarti pensiamo che si debba sviluppare un piano a 360 gradi, abbiamo proposto per esempio che il meccanismo del sistema del Dm70 e delle reti ospedaliere preveda anche la sepsi e lo shock settico, perché vere e proprie emergenze sanitarie che vanno affrontate con modelli organizzativi diversi. (TuttOggi)

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