Donzelli: «Landini getta benzina sul fuoco, ora basta violenze e giochini politici»
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Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, anche lei è stato infastidito dalle frasi di Landini?«Non è una questione di fastidio. È invece irresponsabile soffiare sul fuoco. Landini alza le parole e poi c’è qualcuno che lo prende sul serio ed è pronto a fare gesti irresponsabili».Di quali gesti parla?«Fare scontri violenti con la polizia. Bruciare le foto del presidente del Consiglio, ma anche dar fuoco ai manichini delle persone». (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
«Noi vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto», ha detto ieri mandando il pranzo di traverso a quel pezzo significativo di opposizione che pur difendendo lo sciopero generale predica più moderazione nei toni e soprattutto alla spina nel fianco che da anni lo tormenta da sinistra, l’attore tarantino Michele Riondino, che spesso l’ha accostato nientemeno che a Confindustria per come a suo dire la Cgil avrebbe maneggiato (o meglio, non maneggiato affatto) la partita dell’Ilva. (Corriere Roma)
"Dalla 'scatola di tonno' dei grillini, siamo passati al 'guanto' di Landini. Ciò che non ha capito, è che il suo modo di fare rischia di esacerbare il confronto, fomentando l'odio sociale. (Civonline)
Intervenuto a 4 di Sera in onda venerdì 29 novembre, il conduttore radiofonico commenta lo sciopero generale indetto dalla Cgil e, soprattutto, le parole del suo segretario sulla cosiddetta "rivolta sociale". (Liberoquotidiano.it)
Oggi, venerdì 29 novembre, San Saturnino, sciopero generale di 4 ore indetto da Cgil e Uil. In 24 mesi ci sono stati 512 scioperi con una media di 1,42 al giorno. (Radio RTM Modica)
I lavoratori sono rimasti nei luoghi di lavoro, mentre in piazza si sono visti centri sociali, aspiranti politici in cerca di carriera, dirigenti, e persone che non hanno mai lavorato ma posizioni occupate nei sindacati. (La Pressa)
Il giorno successivo allo sciopero generale e agli scontri di piazza avvenuti a Torino, non si placano le polemiche. Nel mirino, in primis, Maurizio Landini, il segretario della Cgil che ha apertamente incitato alla "rivolta sociale", per poi affermare poco prima degli scontri, proprio ieri, di voler "ribaltare questo Paese come un guanto". (Liberoquotidiano.it)