CON TRUMP SALTA LA SPECULAZIONE FINANZIARIA EUROPEA SULLE ARMI

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Ucraina Morti sul lavoro

In tanti si stanno interrogando sul perché di questo vertice informale dell’Ue a Budapest. Oggi venerdì 8 novembre i capi di stato e di governo dell’Ue si sono autoinvitati a casa di Viktor Orbán: qualche malevolo suggerisce per redarguire e silenziare il premier magiaro. Infatti, solo Orbán e lo slovacco Robert Fico (premier anche lui) avevano denunciato all’inizio del conflitto in Ucraina come le politiche dell’Ue avessero sposato la linea dell’industria delle armi consigliata dai poteri finanziari occidentali. (opinione.it)

Su altri media

Nella capitale ungherese si è tenuto il quinto vertice della Comunità politica europea. ‘Sicurezza economica e connettività’, è questo il titolo della tavola rotonda a cui ha partecipato a Budapest il segretario di stato per gli Affari esteri Luca Beccari. (il Resto del Carlino)

La priorità è trovare prima le risorse o decidere prima cosa farne? E' su quale delle due strade prendere per rafforzare l'Unione europea che sembrano dividersi l'ex presidente della Bce ed ex premier Mario Draghi e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (Tiscali Notizie)

Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa prima del summit europeo a Budapest. La premier si riferisce al suo sms di ieri durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora in cui aveva affermato: ”Sto male ma non avendo particolari diritti sindacali sono a fare il mio lavoro”. (la Repubblica)

L’effetto Trump rivitalizza Orbán: champagne a Budapest, preoccupazioni a Bruxelles

Giorgia Meloni è a Budapest per il vertice della comunità politica europea. Nella capitale ungherese presente anche Zelensky che ha dichiarato: aperti a idee di pace, ma decidiamo noi. Servizio di Augusto Cantelmi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Nulla di fatto, alla fine, per il ventilato video-collegamento tra Budapest e il buen ritiro trumpiano di Mar-A-Lago. Indovina chi (non) viene a cena. (ilmessaggero.it)

E questa settimana a Budapest, con il suono dei tappi di champagne che riecheggia nelle sale della politica europea, il primo ministro ungherese celebra la vittoria dell’ex presidente americano come un trionfo personale. (LA NOTIZIA)