Regionali, Amata: “Sanità da terzo mondo. Con Rocca per riscrivere la storia”
Sicuramente ci sono professionisti di qualità, c’è un personale che fa tantissimi sforzi, ma manca il contesto, mancano le strutture, manca l’organizzazione che una Regione distratta non ha mai garantito”.
“Al di là dei proclami degli esponenti del centrosinistra, la sanità della provincia di Frosinone è da terzo mondo.
L’ho già detto, lo ripeto: ha fatto di più Nicola Ottaviani in tre mesi, che Zingaretti in dieci anni
Con l’approvazione della finanziaria diventa ufficiale lo stanziamento di 35 milioni di euro per le strutture sanitarie del Basso Lazio”. (Frosinone News)
Su altri media
PADOVA-TREVISO - Il ricorso diffuso da parte del Veneto ai test antigenici negli ospedali e nelle rsa per anziani torna ad essere terreno di scontro tra il Presidente del Veneto, Luca Zaia, gli attuali vertici della sanità regionale e Andrea Crisanti, ora senatore del Pd e sino alla fine dello scorso anno professore di Microbiologia dell'Università di Padova. (Oggi Treviso)
Il presidente del Veneto Luca Zaia, in alcune intercettazioni del 2021 rese note dalla trasmissione Report, attaccava il microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Pd. (Fanpage)
In un messaggio inviato l’ultimo giorno del 2022 il professore dell’Università di Padova spiega i motivi della sua decisione drastica ENRICO FERRO (La Stampa)
Lo facciamo dal punto di vista scientifico, senza entrare nel merito della comunicazione politica, ma dicendo con chiarezza che quanto espresso anche quest’oggi dal Senatore Crisanti non rappresenta la realtà delle cose”, rende noto la sanità della Regione Veneto, per voce del dottor Gianluigi Masullo, direttore generale (facente funzioni) della sanità regionale. (Il Mattino di Padova)
Roberto Rigoli e Luca Zaia (Corriere della Sera)
su Nature, ma la cui esistenza fu sempre smentita dalla Regione, che certificava l’inaffidabilità dei test antigenici rapidi per lo screening usati dal Veneto. “Se la ricerca fosse stata presa sul serio – spiega Crisanti – sarebbero saltati enormi interessi economici: erano stati spesi oltre 200 milioni di euro per comprare i test rapidi. (Agenzia askanews)