Israele, Netanyahu sostituisce Gallant, proteste in tutto il Paese
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Roberta Barbi – Città del Vaticano Divergenze di opinione che duravano da tempo: così il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha congedato il ministro della Difesa Yoav Gallant, mettendo al suo posto Israel Katz, già ministro degli Esteri, incarico che ora passerà a Gideon Sa’ar, leader del partito di opposizione Nuova Speranza, da poco unitosi alla coalizione di governo. Entrambe le nomine dovranno ricevere l’approvazione dell’esecutivo e del Parlamento per diventare effettive, mentre l'Alta Corte di Giustizia ha ordinato al premier di rispondere entro domani a mezzogiorno sul licenziamento di Gallant, in seguito alla petizione presentata dal Movimento per la Qualità del Governo che definisce la decisione "una scommessa pericolosa per la sicurezza del Paese". (Vatican News - Italiano)
Ne parlano anche altre fonti
Israel Katz, attuale ministro degli Esteri, prenderà il suo posto. Centinaia di manifestanti protestano a Tel Aviv e Gerusalemme (Open)
– La polizia israeliana ha usato idranti, martedì sera, per disperdere i manifestanti che hanno affollato le strade di Tel Aviv per protesta contro la decisione del Primo Ministro Benjamin Netanyahu di licenziare il Ministro della Difesa Yoav Gallant. (LAPRESSE)
Nel mezzo della più lunga delle guerre d’Israele, con sette fronti aperti e un imminente attacco dall’Iran, nelle ore che decidono il nuovo presidente americano, Bibi Netanyahu fa una delle mosse che gli riescono meglio: licenzia il ministro della Difesa, il burbero ex generale Yoav Gallant. (Corriere della Sera)
Con questa motivazione il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, un rivale di lungo corso all'interno del partito di cui entrambi fanno parte, il Likud, e con il quale da mesi, nonostante il lavoro gomito a gomito, emergono divergenze. (il Giornale)
In calce la firma del premier Benyamin Netanyahu. Una sola riga per dire che il mandato decade entro 48 ore. (La Stampa)
La mossa ha sancito l'escalation dei falchi di Tel Aviv per controllare l'esecutivo, di cui il 65enne generale era una delle figure meno allineate al vento di nazionalismo esasperato e furor bellico che si respirava all'interno dell'ultradestra alleata del Likud. (Inside Over)