No Meloni Day, studenti in piazza si imbavagliano e si ammanettano per protesta contro il ddl 1660
Anche a Roma, così come in altre città italiane come Genova e Milano, molti studenti sono scesi in piazza per il No Meloni Day. Una volta giunti all'altezza di Ponte Sublicio, a Porta Portese, un gruppo di manifestanti si è ammanettato e imbavagliato e, dopo aver lanciato alcuni palloncini carichi di vernice rossa e delle manette, si è alle forze dell’ordine che scortano il corteo per protestare contro il ddl 1660, ovvero il ddl sicurezza, "un decreto che ostacola gli scioperi" dice uno studente. (Repubblica Roma)
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II 15 novembre, come Collettivo Studentesco Irpino e come Giovani Comunisti/e di Avellino, scenderemo nelle strade della nostra città in occasione della mobilitazione studentesca indetta dall’Unione degli Studenti - alla quale aderiamo e con la quale abbiamo contribuito a costruire - , per esprimere, in quanto studentɜ il nostro dissenso contro il sistema scolastico attuale. (Orticalab)
E, in più, la forte condanna dell'azione militare di Israele nei confronti dei civili palestinesi. Il lungo corteo degli studenti medi sfilato oggi anche per le strade del centro di Napoli era contrassegnato oltre che dai vessilli e dagli slogan delle organizzazioni studentesche, a partire dall'Unione degli Studenti (UdS), anche da tantissime bandiere della Palestina. (napoli.corriere.it)
Questa mattina, 15 novembre, circa 300 studenti hanno partecipato alla manifestazione indetta dai sindacati studenteschi padovani in protesta con il governo Meloni, accusato di non star investendo abbastanza in tema di istruzione, università e diritto allo studio. (ilgazzettino.it)
La Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Studenti hanno lanciato un appello, chiamando a raccolta tutte le forze politiche e sociali. Gli studenti italiani si preparano a scendere in piazza venerdì 15 novembre 2024 in una mobilitazione nazionale contro il governo. (Skuola.net)
“Contro i tagli al nostro futuro”. E, ancora, “Un’Università dà diritti, non li toglie”. (LA NAZIONE)