Fincen Files, ecco i boss mondiali del riciclaggio: denaro sporco per duemila miliardi

Fincen Files è il nome dell'inchiesta giornalistica internazionale sulle centrali del riciclaggio di denaro sporco.

I file americani documentano operazioni sospette per più di duemila miliardi di dollari (per l'esattezza, 2.099), realizzate dal 2008 al 2017.

I miliardari di Mosca sbarcano in Italia con le offshore sotto accusa. «Trasferimenti bancari sospetti» per cifre enormi: più di duemila miliardi di dollari. (L'Espresso)

Ne parlano anche altri media

È quanto emerge da una ricerca condotta dal Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (CIGI) e fatta pervenire stasera a diversi media, tra i quali il Tages Anzeiger, che aderisce al CIGI. (Ticinonline)

Dalla ricerca, emerge queste banche avrebbero accettato come clienti presunti criminali, mafiosi, truffatori milionari e oligarchi ed eseguito bonifici per conto loro. Circa 3,7 miliardi di dollari sono stati ricevuti in relazione a banche svizzere e circa 4,2 miliardi di dollari sono stati registrati come denaro in uscita. (Corriere del Ticino)

Cosa dicono i FinCEN Files. Documenti che offrono una visione che viene definita “senza precedenti” di un mondo segreto di banche internazionali, clienti anonimi e, in molti casi, crimini finanziari. (QuiFinanza)

Sulla graticola anche la Deutsche Bank Le britanniche Barclays, Hsbc e Standard Chartered riportano perdite in borsa dopo le rivelazioni. (EuropaToday)

Fra gli altri grossi nomi, seguono Jp Morgan (514 miliardi di operazioni sospette, Standard Chartered (166 miliardi) e Bank of New York Mellon (64 miliardi). Oggi, 21 settembre, Deutsche Bank cede oltre il 7%, Jp Morgan il 3,3%, Standard Chartered (il 5,12%) BNY Mellon il 2,4%. (Wall Street Italia)

Rischi sulla ripresa post-Covid. Sappiamo che le banche italiane a luglio possedevano BTp per oltre 440 miliardi di euro, un dato che la dice lunga sul legame apparentemente inscindibile con il Tesoro. (InvestireOggi.it)