Lavoro, da dove arrivano i rischi

Le notizie positive sul mondo del lavoro italiano non mancano: dal numero di occupati, che ha superato la soglia record dei 24 milioni, alle retribuzioni che - seppure in modo parziale - recuperano il terreno perso in termini di potere d’acquisto a causa della fiammata inflazionistica del biennio 2022-2023. In questo contesto, è utile concentrarsi sui possibili punti deboli del mercato del lavoro, non per chissà quale gusto disfattista ma per prevenire eventuali criticità che prima o poi si manifesteranno. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

A spingere al rialzo è soprattutto la crescita dei dipendenti I numeri non mentono, l'Istat aggiunge un altro record sul fronte dell'occupazione, un'altra brutta giornata per i gufi. (Secolo d'Italia)

Per il tasso di occupazione si tratta del nuovo livello più alto mai registrato nelle serie storiche trimestrali, destagionalizzate iniziate nel 2004, mentre il tasso di disoccupazione si attesta al livello più basso dopo il secondo trimestre 2007 (quando segnò il 6,0%). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la domanda di lavoro cresce con un aumento di 3.410 assunzioni previste nel mese (+1,0%) e di 15.240 nel trimestre (+1,2%). Tuttavia, le imprese segnalano una difficoltà elevata nel reperire i profili richiesti, che riguardano circa 174mila posizioni, pari al 48,9% della domanda di lavoro. (Italia Oggi)

Welfare, Bellucci: "Da governo spinta su quello aziendale, aiuta benessere persone"

Più di mezzo milione di occupati in più e più di quattrocentomila disoccupati in meno in un anno. I dati Istat del terzo trimestre 2024 confermano il trend: occupazione in crescita, accompagnata da un’ulteriore riduzione della disoccupazione. (Panorama)

Siamo soddisfatti perché riteniamo che il lavoro sia una priorità, è uno strumento di libertà, di autodeterminazione, di partecipazione alla realizzazione di se stessi, però anche alla crescita della Nazione. (il Fatto Nisseno)

E quindi i fringe benefit, i premi di produttività con l'abbassamento della tassazione dal 10 al 5%. Abbiamo visto che proprio per i premi di produttività abbiamo raggiunto una platea di oltre 5 milioni di persone arrivando a mettere in tasca di questi lavoratori oltre 1.500 euro all'anno. (Adnkronos)