Verdi, lascia la portavoce. "Un partito patriarcale"

Il «patriarcato» è come il boomerang: quando lo tiri addosso a qualcuno, rischi che ti ritorni in testa. Così fa scalpore che la bruciante accusa esploda dentro il piccolo mondo molto politically correct e femminista della sinistra-sinistra: la co-portavoce, insieme al fondatore Angelo Bonelli, dei Verdi, Eleonora Evi, annuncia fragorosamente l'addio: «Mi dimetto: non sarò la marionetta del pinkwashing», tuona («pinkwashing», per chi non fosse addentro al gergo woke, sarebbe il darsi una pittatina femminista per meglio mantenere il predominio maschile). (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

La deputata (ex Verdi) che ieri ha rotto con Angelo Bonelli è una vecchia scommessa di Di Battista. Presto le due strade potrebbero rincontrarsi. Dibba sta mettendo su la squadra del suo movimento «Schierarsi» e avrebbe bisogno di voce a Montecitorio. (ilGiornale.it)