Armiamoci e partite: l’ayatollah Khamenei è un coniglio

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Nicola Porro ESTERI

Dopo l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, nel raid israeliano su Beirut, la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, chiama a raccolta i musulmani di tutto il mondo incitandoli a compattarsi contro Israele: “Tutti i musulmani si schierino con Hezbollah”, scrive il leader iraniano in un comunicato scritto diffuso dai media iraniani e panarabi. “È dovere di tutti i musulmani schierarsi con le proprie capacità al fianco del popolo libanese e del vittorioso Hezbollah e aiutarli ad affrontare questo regime usurpatore, ingiusto e malvagio”, aggiunge Khamenei riferendosi a Israele. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altre testate

Circostanza che fa dire a osservatori come l’islamista Gilles Kepel che dev’esserci stata una complicità dei Servizi segreti iraniani nel raid di Israele per neutralizzare un alleato, Nasrallah, diventato scomodo. (ilmessaggero.it)

Quali sono le conseguenze dell’eliminazione di Nasrallah e della classe dirigente di Hezbollah?«Che Israele è incoraggiato ad andare avanti, perché la sua intelligence sta raccogliendo grandi successi. (Corriere della Sera)

L’ala più radicale rimprovera alla Guida Suprema Ali Khamenei la mancata risposta alla prima escalatio… Il leader di Hezbollah era anche il comandante ombra dell’Asse della resistenza, una posizione ereditata dopo l’uccisione di Qassem Soleimani. (La Stampa)

Iran, Khamenei: «Musulmani, reagite per la morte di Nasrallah»

BEIRUT — La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, aveva scommesso che la cintura di fuoco costruita intorno a Israele finanziando e armando alleati regionali, dal Libano allo Yemen, sarebbe stata per la Repubblica Islamica garanzia della sua sicurezza. (la Repubblica)

BEIRUT — Spiazzato dalla campagna di guerra contro gli alleati regionali, che adesso si allarga anche allo Yemen, l’Iran si trova di fronte a un dilemma strategico: rispondere direttamente a Israele per preservare la capacità di deterrenza rischiando però un conflitto regionale o scegliere la via diplomatica, negoziando una risposta su scala minore, delegata ai suoi proxies, per non mettere a rep… (la Repubblica)

I bicchieri di plastica sono riempiti con l’arak, detto anche latte di leone — un liquore vietato in Iran. Tra i video dei festeggiamenti che girano sui social, questo è il più condiviso perché c’è tutto: la felicità per l’uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, le leggi della dittatura infrante, giovani donne e uomini contro il regime. (Corriere della Sera)