4 novembre, Mattarella: Paese portatore di valori di pace
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Roma, 4 nov. – “Il 4 novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale". (Repubblica Roma)
Messaggio del Presidente della Repubblica in occasione della Giornata delle Forze Armate (LAPRESSE)
Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo”. ROMA (ITALPRESS) – “Il 4 novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. (Quotidiano del Sud)
Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo". "Il 4 novembre celebra l'Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell'Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. (La Provincia di Cremona e Crema)
"Il 4 novembre celebra l'Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell'Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo". (La Stampa)