Busto, villona, Bmw e Naspi: vita da nababbo con lo spaccio. Via un milione di euro

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BUSTO ARSIZIO – Spacciava, rapinava e viveva da nababbo. La bella vita adesso è finita: la Polizia di Stato di Varese, su ordine del tribunale di Milano, ha eseguito un sequestro preventivo ai fini della confisca che vale un milione di euro tra beni mobili ed immobili. Il provvedimento, richiesto dal Questore di Varese Carlo Mazza e dal procuratore capo di Busto Arsizio Carlo Nocerino, ha colpito un pusher marocchino più volte arrestato e altrettante volte condannato. (malpensa24.it)

Su altri media

Il Tribunale di Milano ha disposto un sequestro da oltre 1 milione di euro per un 50enne, pluripregiudicato per spaccio, L'uomo si dichiarava nullatenente, ma viveva in una villa di lusso e possedeva vari appartamenti. (Fanpage.it)

L’uomo risultava nullatenente e le donne di famiglia avevano accesso a diversi benefici statali, tra cui il reddito di cittadinanza. Tra i beni una villa di 500 metri quadrati con giardino e diversi immobili (IL GIORNO)

L'uomo è ritenuto responsabile di radicata attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed era stato già colpito in passato da molteplici condanne per spaccio di stupefacenti e rapina. Ciò che ha attivato i sospetti è che nel corso delle indagini è emerso che il marocchino, pur risultando totalmente nullatenente, risultava comunque proprietario di diversi immobili, autovetture e beni intestati ad altri soggetti appartenenti al suo nucleo familiare. (il Giornale)

La polizia sequestra un milione di euro a un nullatenente di Busto Arsizio

Un fatto che non è sfuggito alla divisione Anticrimine della polizia di Stato di Varese, né al questore Carlo Mazza che di concerto con il Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio Carlo Nocerino ha disposto il sequestro, finalizzato alla confisca, di beni per un valore di circa un milione di euro. (Corriere Milano)

Infatti, è emerso che l'uomo avesse intestato ogni bene alle donne della sua famiglia: la moglie, la sorella, la figliastra e persino la suocera erano intestatarie di contratti d'affitto, immobili e automobili anche se senza patente. (MilanoToday.it)

Nell'indagine è emerso che l'uomo, con precedenti, gestiva una vasta rete di spaccio di stupefacenti. L'attività era svolta con l'aiuto in particolare delle donne della famiglia: moglie, figliastra, sorella e suocera. (TGR Lombardia)

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