Incidente sull’A22: condannata la madre sopravvissuta alla strage in cui persero la vita figlia, nipote e sorella
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Monica Lorenzatti, 52 anni, è stata condannata a due anni di carcere per l’incidente stradale in cui, il 27 ottobre 2017, persero la vita la figlia Gioia Virginia Casciani, di nove anni, la nipote Ginevra Barra Bajetto, 17, e la sorella gemella Graziella, deceduta venti mesi dopo per le ferite riportate. L’impatto, avvenuto lungo l’A22 del Brennero, all’altezza di Mattarello, a sud di Trento, coinvolse un tir contro il quale l’auto, guidata dalla Lorenzatti, si schiantò. Le due ragazze, pattinatrici di talento, tornavano da una gara quando l’incidente spezzò le loro esistenze in un attimo.
L’unica sopravvissuta, la stessa Lorenzatti, si è sempre dichiarata innocente, sostenendo che il dolore per la perdita delle persone più care sia già di per sé una condanna senza fine. «La galera non mi fa paura», ha affermato in un’intervista, «da quel giorno vivo in una prigione». La sentenza, emessa dopo un iter giudiziario durato anni, non ha tenuto conto delle circostanze personali, concentrandosi esclusivamente sulle responsabilità tecniche.
L’indagine ha ricostruito la dinamica dello scontro, ma non ha mai chiarito del tutto le cause che portarono alla collisione. Quel che è certo è che, per la donna, la condanna rappresenta l’ennesimo strappo in una vita già segnata dalla tragedia. La sorella Graziella, dopo mesi di agonia, non ce l’ha fatta, lasciando un vuoto che va oltre il processo.