Autonomia differenziata, la Corte costituzionale boccia alcune disposizioni della legge Calderoli. Per queste ragioni

«Spetta al Parlamento, nell'esercizio della sua discrezionalità, colmare i vuoti derivanti dall'accoglimento di alcune delle questioni sollevate, in modo da assicurare la piena funzionalità della legge» si legge nella nota della Consulta (Milano Finanza)

Ne parlano anche altri media

L’opposizione esulta, la maggioranza cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. (Il Fatto Quotidiano)

In più altre norme vanno «interpretate» e attuate in una direzione diversa da quella su cui si stava muovendo il governo. Lo ha detto la Corte costituzionale in un lungo e articolato comunicato in cui ha annunciato le proprie decisioni, che saranno motivate sul piano giuridico nella sentenza che verrà pubblicata ai primi di dicembre. (il manifesto)

La Corte Costituzionale, pur non cassando l’intera legge Calderoli, l’ha scossa a tal punto da mandarla in frantumi. Ora si può dire che non poteva andare in un modo diverso. (ilmessaggero.it)

Autonomia, sette norme bocciate dalla Consulta: «Sono incostituzionali»

È sulla base di questi criteri che è stata giudicata (e in buona parte bocciata) la legge sull’autonomia differenziata, recuperando il senso costituzionale originario del regionalismo. Insieme a quelli introdotti successivamente, come l’equilibrio di bilancio. (Corriere della Sera)

"Partiamo da una certezza: la Corte Costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'autonomia differenziata delle regioni ordinarie, ritenendo illegittime soltanto alcune disposizioni e rimandando al Parlamento, nell'esercizio della sua discrezionalità, di rivedere quelle parti al fine di assicurare la piena operatività della legge". (Tiscali Notizie)

All’esecutivo il compito di preparare un decreto legge ordinario che recepisca i rilievi della Consulta per poi farlo passare al vaglio del Parlamento, proprio come richiesto dalla stessa Corte. Crolla una parte della legge sull’Autonomia differenziata, una parte importante, dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale (Corriere Roma)