Gaza, Msf: senza carburante neonati e pazienti a rischio
Gli ospedali Nasser, Al Aqsa ed European a Gaza sono sull’orlo della chiusura per mancanza di carburante. Una situazione che minaccia la vita di centinaia di pazienti, compresi i neonati, che dipendono dall’elettricità per rimanere in vita: lo denuncia Medici Senza Frontiere sottolineando che le équipe dell’organizzazione stanno cercando di portare del carburante all’ospedale Nasser … (Il Fatto Quotidiano)
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Nel frattempo, le équipe di MSF stanno cercando di portare del carburante all'ospedale Nasser e Al Aqsa, come soluzione temporanea per le prossime 36-48 ore. L'ospedale Nasser a Gaza è sull'orlo della chiusura per mancanza di carburante. (Corriere TV)
Vatican News Mentre si attendono ancora sviluppi dalle trattative in corso a Doha per il cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas e la liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia, a Gaza i combattimenti e le bombe continuano a uccidere. (Vatican News - Italiano)
"Mentre il resto del mondo festeggia il nuovo anno con fuochi d'artificio e gioia, Gaza si sente bloccata tra la vita e la morte. "Qui il tempo non si misursa in ore ma in missili", scandisce la ragazza che ci sta raccontanto la guerra dalle pagine di Repubblica e in video su Metropolis. (la Repubblica)
La comunicazione è arrivata attraverso una nota delle Israel Defense Forces mentre a Doha, in Qatar, sono in corso “incontri tecnici” tra le parti per arrivare al cessate il fuoco. Dopo tre soldati uccisi nelle ultime 24 ore, i 43 caduti in totale negli ultimi tre mesi in tutto il nord della Striscia – e le 45.885 vittime palestinesi conteggiate dai vertici di Hamas dal 7 ottobre 2023 -, “le truppe hanno eliminato numerosi terroristi in attacchi aerei e combattimenti ravvicinati, alcuni dei quali hanno partecipato al massacro del 7 ottobre. (Il Fatto Quotidiano)
Secondo l'agenzia di difesa civile nelle ultime ore le forze israeliane hanno ripetutamente preso di mira il territorio palestinese uccidendo almeno 12 persone, tra le quali tre ragazze. (Fanpage.it)
Poco prima un altro bombardamento a ridosso della presunta «zona sicura» di Mawasi (Khan Yunis) aveva ucciso 20 persone, tra cui cinque bambini. Aveva solo quindici giorni ed era avvolto in una piccola coperta quando il giornalista Islam Bader ha filmato il suo corpo senza vita. (il manifesto)