Hong Kong, 45 attivisti per la democrazia condannati per sovversione
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sono accusati di aver violato la controversa legge sulla sicurezza nazionale che Pechino ha imposto nel 2020 all'ex colonia britannica (ora regione ad amministrazione speciale cinese). Le pene arrivano fino ai 10 anni di carcere Sono stati condannati i 45 attivisti pro-democrazia coinvolti nel maxi processo per sovversione a Hong Kong, con pene fino a dieci anni di carcere. Sono colpevoli di aver violato la controversa legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino sull’ex colonia britannica nel 2020. (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altre testate
– Un tribunale di Hong Kong ha condannato i principali leader pro-democrazia in seguito a un controverso processo per la sicurezza nazionale: l’accusa è sovversione. Roma, 19 nov. (Agenzia askanews)
Le accuse a Hong Kong 45 attivisti pro-democrazia sono stati condannati con pene da 4 a 10 anni di prigione per sovversione, per aver organizzato primarie elettorali non ufficiali nel 2020. La condanna più lunga è stata inflitta al giurista e attivista Benny Tai, condannato a 10 anni. (LAPRESSE)
La West Kowloon Court di Hong Kong ha emesso condanne per il reato di sovversione fino a 10 anni di carcere nei confronti di cinque attivisti pro-democrazia che nel 2020 avevano promosso le primarie non ufficiali in vista delle elezioni parlamentari. (Lettera43)
Decine di esponenti dell’opposizione anticomunista dovranno scontare fino a dieci anni di carcere per aver violato la Legge di sicurezza nazionale cinese imposta nel 2020. Dieci anni fa di questi giorni il professore di diritto Benny Lai e lo studente Joshua Wong erano in testa a cortei oceanici a Hong Kong (Corriere della Sera)
Gli imputati, un gruppo di attivisti pro-democrazia, si erano dichiarati non colpevoli di "cospirazione finalizzata alla sovversione" in relazione alla presunta violazione della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino dopo le proteste del 2019. (Tiscali Notizie)
Mentre il vice-premier cinese He Lifeng esortava Hong Kong a rafforzare il suo status di polo finanziario, intervenendo a un forum di alti dirigenti finanziari globali, dall’altra parte della baia di Victoria Harbour molti hongkonghesi si mettevano in coda sotto la pioggia fuori dalla sede del Magistrates' Courts, il tribunale di West Kowloon, sotto l’occhio attento della polizia. (L'HuffPost)