Fitto, al via l’audizione in Commissione Ue: “Non rappresento un partito, ma l'Europa”

È in corso l’audizione del commissario designato Raffaele Fitto al Parlamento europeo: «Cinque anni fa ero seduto tra di voi, ricordo il mio viaggio politico, dal locale al nazionale a Bruxelles: ho sempre lavorato per un'Europa più forte. E' un onore per me e sono pronto a mettere tutta la mia esperienza al servizio della Commissione. È un onore che il mio governo mi abbia indicato. Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l'Europa». (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

– Il vicepresidente designato per la Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea, Raffaele Fitto, ha assicurato oggi a Bruxelles, nel sui discorso introduttivo, durante l’audizione di conferma al Parlamento europeo, che agirà, come prevedono i Trattati Ue, solo nell’interesse dell’Ue e dei suoi cittadini, e non di un partito politico o di uno Stato membro. (Agenzia askanews)

Fitto: "Oggi qui non rappresento un partito o l'Italia, ma l'Europa" 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

I dilemmi di Socialisti e Liberali: in caso di no rischiano anche Ribera e Séjourné Il delfino di Giorgia Meloni deve superare l’esame della Commissione Regi del Parlamento Ue per diventare commissario alla Coesione e vicepresidente esecutivo della Commissione. (Milano Finanza)

Elly tentata dallo sgambetto ma prevale la linea Gentiloni

Si sarebbe dovuto chiudere oggi, ma probabilmente si slitterà a domani. Con le audizioni del Parlamento Ue ai sei vicepresidenti esecutivi della futura Commissione guidata sempre da Ursula von der Leyen che a ieri sera sembravano destinate a essere aggiornate a mercoledì. (il Giornale)

E il Pd si ritrova, volente o nolente, nell'occhio del ciclone: il gruppo socialista di cui fa parte si è spaccato tra chi (spagnoli in testa) vuol chiudere un occhio sull'appartenenza politica di Fitto a Ecr e dargli via libera per ottenere in cambio la nomina della sua vicepresidente, la socialista spagnola Teresa Ribera, e chi, francesi in prima linea, tuona che la destra meloniana non deve passare. (il Giornale)