Stellantis, una crisi nella crisi
La crisi Stellantis evidenziata dalle dimissioni del suo numero uno Carlos Tavares avrà molte conseguenze. Per affrontarle va evitato però un rischio: pensare che si tratti di una situazione comune all’intero settore automobilistico. È vero, ma solo in parte. Vero per le drammatiche evoluzioni che potrà avere, che ci riguardano e ci riguarderanno tutti. In termini sociali, di occupazione, di mancata ricchezza creata e per questo di potenziali nubi che si addensano sull’orizzonte europeo e nazionale. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
MILANO – Dieci dirigenti di spicco dell’orbita Stellantis con lo scopo di traghettare l’azienda in attesa della nomina del successore di Carlos Tavares, appena dimesso. (la Repubblica)
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani interviene sulla vicenda Stellantis dopo le dimissioni del ceo Tavares e il pressing del Parlamento che chiede a Elkann di riferire. “Dobbiamo assolutamente fare in modo che Stellantis continui a investire in Italia. (LAPRESSE)
Una organizzazione che, come spiega Stellantis, «viene attuata con effetto immediato» mentre «il processo di nomina del nuovo ceo permanente è in corso, gestito da un Comitato speciale del consiglio d… (La Stampa)
E ora che Carlos Tavares si è dimesso da Ceo di Stellantis che succede? Cosa può e deve fare il governo? Cosa bisogna aspettarsi per l'automotive in Italia? Lo abbiamo chiesto a tre esponenti del centrodestra: il senatore di FdI e presidente della Commissione Industria, Luca De Carlo; il (Secolo d'Italia)
Per fare cosa?«Dopo le dimissioni di Tavares è John Elkann ad avere assunto la guida del comitato esecutivo di Stellantis. Senatore Misiani molti partiti, Pd compreso, hanno chiesto l’audizione del presidente di Stellantis. (Corriere della Sera)
Le richieste del governo Un appuntamento in calendario il prossimo 17 dicembre, dal quale dovrà arrivare il Piano Italia con gli impegni che il Gruppo intende assumere per la produzione in Italia. (Auto.it)