«Pumpaj, Pumpaj»: la maxi-manifestazione di Belgrado contro la corruzione

A Belgrado, ieri, erano presenti anche sostenitori del governo, tra cui ultranazionalisti, membri di gruppi militanti e sospetti teppisti che hanno eretto barricate vicino al Parlamento, secondo quanto riferito da testimoni oculari. I sostenitori del governo hanno anche montato delle tende davanti all’Ufficio presidenziale di Belgrado. L’Unione Europea (UE) e le Nazioni Unite (ONU) avevano precedentemente invitato il governo serbo a rispettare il diritto di manifestare e a evitare violenze. (Corriere del Ticino)
La notizia riportata su altre testate
Ma un caso controverso, osservato durante la manifestazione, potrebbe far saltare il banco. (il Nord Est)
Migliaia di manifestanti a Belgrado si disperdono all'improvviso, mettendosi le mani sulle orecchie e fuggendo disorientate. Secondo i testimoni, il silenzio è stato interrotto da un suono acuto e potente, il cosiddetto "cannone sonoro", un'arma non letale che emette onde sonore per disperdere la folla. (Il Giornale d'Italia)
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza oggi a Belgrado per manifestare contro il presidente serbo Aleksander Vucic, da mesi nel mirino delle proteste contro la corruzione diffusa ai vertici del potere. (Open)

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Ed ecco una grande piazza europea dove si fa politica, cioè si propone un cambiamento allo stato delle cose: Belgrado, piazza del parlamento. Hanno sfilato per le strade, dandosi il tempo con i fischietti, promettendosi di buttare giù un sistema che offre come orizzonte solo insicurezza, o l’‘esilio volontario’ verso altri paesi. (il manifesto)
Decine di migliaia di persone sono arrivate marciando da ogni parte della Serbia, per raggiungere Belgrado e dare inizio alla manifestazione che ieri ha fatto la storia del Paese. (Il Fatto Quotidiano)