Bolivia: tensioni politiche e scontri armati tra i sostenitori di Morales e il governo Arce

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Ultima Voce ESTERI

In Bolivia, sostenitori di Morales occupano una base militare per opporsi al governo Arce, aggravando la crisi politica e istituzionale. Le richieste dei manifestanti chiedono le dimissioni dell’attuale presidente. La presa della base militare e l’attacco a Evo Morales In Bolivia si è registrata un’escalation di tensioni politiche e scontri armati, culminata venerdì scorso con l’occupazione di una base militare da parte di un gruppo di sostenitori dell’ex presidente Evo Morales. (Ultima Voce)

Ne parlano anche altre testate

LA PAZ – Almeno 200 soldati boliviani sono tenuti in ostaggio da sostenitori dell'ex presidente Evo Morales che hanno assaltato tre caserme durante manifestazioni contro il governo. Una nota del Ministero degli Esteri spiega che "tre unità militari sono state attaccate da gruppi irregolari nella zona del Chapare, nel dipartimento di Cochabamba”. (la Repubblica)

Sud America Nuova escalation in Bolivia: i sostenitori di Evo Morales sequestrano 200 soldati (Corriere del Ticino)

Dopo l’attentato nei confronti dell’ex presidente, Evo Morales, uscito illeso dopo che sono stati sparati 14 colpi d’arma da fuoco contro la sua auto, sabato un gruppo di suoi sostenitori, che si oppongono al potere del presidente in carica Luis Arce, sempre membro del Mas, hanno preso in ostaggio almeno 200 soldati dell’esercito regolare, come comunicato dal ministero degli Esteri. (Il Fatto Quotidiano)

Circa 200 soldati boliviani sono tenuti in ostaggio dai fedelissimi dell'ex presidente Evo Morales, inseguito alle proteste antigovernative iniziate tre settimane fa. (il Giornale)

Alla protesta si sono uniti i sindaci di Entre Ríos, Elmer Rojas Mercado e Shinahota, Luis Arce Clemente, insieme al senatore Leonardo Loza. (Il Messaggero Veneto)

Il ministero degli Esteri della Bolivia ha denunciato che “gruppi irregolari nella zona del Chapare, nel dipartimento di Cochabamba, hanno preso in ostaggio più di duecento militari e si sono appropriati di armi da guerra e munizioni che si trovavano all’interno dei locali militari”. (LAPRESSE)