In Italia gli stipendi degli infermieri sono tra i più bassi in Ue
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Gli stipendi degli infermieri italiani restano tra i più bassi d’Europa, sia in termini assoluti, sia rispetto al costo della vita. Una condizione che rende la professione “sempre meno attrattiva per le nuove generazioni”. Lo evidenzia la Fondazione Gimbe, rilevando che nel 2022 la retribuzione annua lorda di un infermiere italiano era di 48.931 dollari a parità di potere di acquisto, ben 9.463 dollari in meno rispetto alla media Ocse ($ 58.394). (Borderline24.com)
Su altre fonti
In Umbria per colpa del payback hanno già chiuso aziende storiche, con un impatto sull’occupazione e la competitività del territorio già molto preoccupante”. (Il Giornale d'Italia)
Intervenuto ai microfoni di ‘E’ Tv Rete 7′, Sam Beukema, difensore del Bologna accostato al calciomercato Inter come possibile rinforzo per la prossima stagione, ha smorzato le voci che lo avevano avvicinato ai nerazzurri negli ultimi mesi. (InterNews24.com)
Infermieri e Oss puntano in particolare il dito contro i salari troppo bassi e gli straordinari 'forzati' causati dalla cronica carenza di personale. Così gli infermieri aderenti al sindacato 'Nursing up' hanno protestato giovedì 27 marzo davanti alla sede della Giunta regionale, in disaccordo con le politiche dell'esecutivo in materia di sanità pubblica. (MilanoToday.it)
Stiamo parlando degli infermieri e questo è l'inquietante quadro che esce dalla analisi della Fondazione Gimbe, che commenta i dati sulla professione infermieristica presentati al Congresso Nazionale Fnopi di Rimini. (l'Adige)
Gli stipendi degli infermieri in Italia restano tra i più bassi d’Europa, sia in termini assoluti che in rapporto al costo della vita. Una condizione che rende questa professione “sempre meno attrattiva per le nuove generazioni”, come evidenzia la Fondazione Gimbe. (Qui Salute)
Il calo delle nuove iscrizioni ai corsi di laurea in Scienze Infermieristiche e le dimissioni volontarie dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) aggravano la situazione, mettendo a rischio l’attuazione della riforma dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR. (la VOCE del TRENTINO)