Aggressioni sanitari, l'Asl corre ai ripari: 4 milioni per formazione, vigilanza e sistemi di allarme
MASSA-CARRARA – Il tema delle aggressioni al personale che opera nelle strutture sanitarie diventa ogni giorno più rilevante e allo stesso tempo difficile da interpretare e arginare. I dati, infatti, continuano ad essere in preoccupante trend ascendente: al 30 ottobre le segnalazioni di aggressione al personale sono state 585, un valore già più alto di tutto il 2023 (572), il valore atteso entro la fine dell’anno si aggira intorno ai 700 eventi. (La Voce Apuana)
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Il tema delle aggressioni al personale che opera nelle strutture sanitarie diventa ogni giorno più rilevante e allo stesso tempo difficile da interpretare e arginare. (LuccaInDiretta)
C’è bisogno anche di un rinnovato patto coi cittadini e di iniziative di sensibilizzazione a partire dalle scuole”. Ma non basta. (gonews)
“È un passo avanti la legge ‘Salva-sanitari’ con l’introduzione dell’arresto in flagranza differita. Ma il fatto che non preveda coperture finanziarie ulteriori suscita delle perplessità: dov’è l’attenzione alla prevenzione?” Lo dichiara il capogruppo di Azione in Consiglio regionale, Nicola Massimo Morea. (Sassilive.it)
I dati, infatti, continuano ad essere in preoccupante trend ascendente: al 30 ottobre le segnalazioni di aggressione al personale dell’Usl Toscana Nord Ovest sono state 585, un valore già più alto di tutto il 2023 (572), il valore atteso entro la fine dell’anno si aggira intorno ai 700 eventi. (LA NAZIONE)
L’ultimo via libera mercoledì 13 novembre alla Camera con 144 voti a favore e 92 astenuti. Arresto in flagranza di reato anche differita per gli aggressori e reclusione fino a 5 anni per danneggiamento di beni destinati al Servizio sanitario nazionale. (Il Messaggero Veneto)
Da oggi, il decreto è attivo su tutto il territorio nazionale e prevede, tra le misure principali, l'arresto in flagranza differita. (Primonumero)