Lula non va al vertice Brics per una ferita alla testa, accusato di mentire per impedire l'ingresso di Caracas
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Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva è stato accusato di aver simulato un incidente domestico per evitare di partecipare al vertice dei Brics. Saab sostiene che l’assenza di Lula sia stata una strategia per sottrarsi al confronto con i leader internazionali, in particolare con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente venezuelano Nicolas Maduro, e di aver usato questa scusa per porre un veto sull’ingresso del Venezuela nel blocco Brics. (Virgilio Notizie)
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Lula riesce comunque ad interagire con i suoi colleghi in videoconferenza, anche se non è ovviamente come farlo di persona. Era uno dei leader invitati a prender parte al vertice dei Brics in Russia ma per colpa di un “grave” incidente domestico ha dovuto rinunciare alla trasferta istituzionale in quel di Kazan. (Inside Over)
La Repubblica Bolivariana del Venezuela ha respinto sdegnosamente il veto del Brasile che al momento impedisce il suo ingresso nel gruppo BRICS, e ha sottolineato che l’azione costituisce un’aggressione contro il Paese e “un gesto ostile, che si aggiunge alla politica criminale delle sanzioni che sono state imposte su un popolo coraggioso e rivoluzionario. (Farodiroma)
La Repubblica Bolivariana del Venezuela ha respinto sdegnosamente il veto del Brasile che al momento impedisce il suo ingresso nel gruppo BRICS, e ha sottolineato che l’azione costituisce un’aggressione contro il Paese e “un gesto ostile, che si aggiunge alla politica criminale delle sanzioni che sono state imposte su un popolo coraggioso e rivoluzionario. (Contropiano)
A Kazan, in Russia, la riunione annuale degli ex emergenti caratterizzata da una forte spinta anti-occidentale: veto del Brasile all’ingresso di Caracas ma entrano tra gli altri Cuba, Bolivia, Turchia e Bielorussia. (FIRSTonline)
Vladimir Putin è stato il protagonista indiscusso del vertice dei Brics a Kazan, dove si è discusso di numerosi temi cruciali, tra cui l’adesione del Venezuela alla coalizione. Secondo Celso Amorim, consigliere speciale per la Politica estera del presidente brasiliano, il rifiuto di Brasilia non riguarda una valutazione sul regime politico venezuelano, ma è dovuto a una “violazione del rapporto di fiducia”. (opinione.it)