Unicredit e Banco Bpm, la fusione che scuote il sistema bancario italiano

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ECONOMIA

MILANO – L'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha preso atto del blitz della rivale Unicredit per annettersi Banco Bpm, terza forza bancaria in Italia. Con parole pesate, ma distaccate, ha chiamato fuori il suo istituto, leader nel mercato del credito nazionale con il 20%. «Noi siamo bianchi perché siamo perbene, ma sicuramente non siamo cavalieri per un motivo molto semplice: …», ha dichiarato Messina, sottolineando la posizione di Intesa Sanpaolo rispetto all'operazione.

Nel frattempo, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso la sua tentazione di utilizzare il golden power per intervenire nella fusione, mentre la premier Giorgia Meloni ha mantenuto un lungo silenzio sulla questione. Il mantra è quello di vent’anni fa, prima della grande crisi del 2008, quando si mostrò la debolezza del sistema bancario europeo e molte banche fallirono, ponendo le basi per costruire un sistema di vigilanza unico sulle grandi banche.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha dichiarato: «Ritengo assolutamente contrastante con l’interesse nazionale una concentrazione bancaria che allontana le banche dai territori». Poco importa se i primi due azionisti di Banco Bpm siano un istituto francese, il Credit Agricole, e il fondo americano Blackrock. Carlo Messina ha aggiunto: “L’Unione europea si salva se utilizza gli eurobond. Operazioni delle banche? Decidono gli azionisti”.

Unicredit ha risposto alle dichiarazioni di Banco Bpm riguardo ai 6 mila esuberi in caso di fusione, definendole "pura congettura". Un portavoce di Unicredit ha affermato: "Il numero indicato da Banco Bpm è pura congettura. Speculare su tali dettagli in questa fase è solo fuorviante". Ha inoltre sottolineato l'esperienza di Unicredit nel proteggere e investire nella sua rete e nelle sue filiali, così come nella gestione delle sue persone, del loro sviluppo e della loro formazione, garantendo sempre occupabilità attraverso programmi di reskilling e redeployment.