Perché non è il solito scontro sui migranti
Buongiorno. E soprattutto buon weekend: meglio rilassarsi il più possibile. Perché da lunedì in Italia il clima politico sarà caldissimo. Succede che Giorgia Meloni ha convocato per dopodomani un Consiglio dei ministri in cui deciderà come reagire alla decisione del Tribunale di Roma che, non convalidando il fermo dei primi 12 migranti trattenuti nel centro allestito dall’Italia in Albania, ha demolito uno dei pilastri della politica migratoria del governo. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Si trova al secondo piano di viale Giulio Cesare 54/B, alla XVIII sezione civile del tribunale ordinario, quella per i diritti della persona e l’immigrazione. C’è un giudice a Roma. (il manifesto)
Gli stati di provenienza dei richiedenti asilo non possono essere riconosciuti come ‘Paesi sicuri’, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti (Milano Finanza)
“Il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane è dovuto all'impossibilità di riconoscere come ‘paesi sicuri’ gli Stati di provenienza delle persone trattenute”. (L'HuffPost)
Una forzatura che la presidente del Consiglio porterà lunedì prossimo in consiglio dei minist… Sfidando la magistratura. (la Repubblica)
“Come si può parlare di legalità in un Paese in cui chi governa non riconosce le decisioni dei giudici?”. (Il Fatto Quotidiano)
Così può essere definito, senza appello, il primo trasferimento di migranti nei centri di permanenza per il rimpatrio realizzati dal governo Meloni in Albania. Un totale fallimento. (Today.it)