LA QUARTA GIOVINEZZA DI NETANYAHU, E ALTRE DESTRE A LUNGA CONSERVAZIONE

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Non è un caso, non può esserlo, che la spettacolare ed efficacissima escalation bellica voluta da Israele e dal suo primo ministro Netanyahu in queste settimane abbia colpito l’arcinemico Hezbollah, eliminandone i vertici a cominciare da Hassan Nasrallah, proprio alla vigilia del 7 ottobre. Un anno dopo l’incredibile azione partita da Gaza, che portò alla morte di 1200 e al rapimento di circa 250 civili israeliani, un anno dopo la più incredibile e clamorosa sconfitta strategica e d’immagine mai subita da Israele in casa propria, e per mano delle truppe non proprio addestratissime ed equipaggiatissime di Hamas, Netanyahu ha voluto presentarsi all’appuntamento dell’anniversario con uno scalpo pesante, capace di oscurare il ricordo di quella clamorosa defaillance, di far passare in terzo piano le proteste di familiari e amici dei rapiti, di derubricare perfino ad argomento della propaganda avversaria il ricordo – già timido di suo, nella società israeliana – delle decine di migliaia di civili uccisi a Gaza dall’esercito d’Israele, con ogni probabilità responsabile – assieme ai suoi vertici politici – di crimini di guerra che come tali non passeranno mai in giudicato, a proposito di memoria. (GLI STATI GENERALI)

Ne parlano anche altri media

Un modo per comprendere i drammatici eventi della scorsa settimana, e larimonta del prestigio politico del primo ministro Benjamin Netanyahu inIsraele, è ricordare una famosa dichiarazione dell’ammiraglio Ernest King, capo delle operazioni navali degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale. (Inside Over)

Confondono la tirannia terroristica con la resistenza, ignorano il giubilo del popolo iraniano che si è ritrovato i miliziani di Hezbollah in casa, a sparargli addosso durante le proteste a mani nude per il diritto a indossare, leggere, dire quel che si ritiene e non quello che ritengono gli ayatollah, e per quella parolona repellente ai tipi alla Hezbollah: democrazia. (L'HuffPost)

Non è meno stupefacente dell'impossibile eliminazione di Nasrallah l'ammirato sguardo del mondo verso il personaggio che tutto il conformismo internazionale ha amato odiare, e ha usato come schermo per attaccare Israele, la guerra, gli ebrei: Netanyahu (il Giornale)

Il nuovo azzardo di Netanyahu: “Incassare tutto subito”

Gli eventi di questi giorni ridefiniscono, almeno in parte, posizioni e strategie dei principali attori in causa. (La Stampa)

Netanyahu (foto LaPresse) e l'attacco in Libano Netanyahu si regala l’ennesima giovinezza con la testa di Nasrallah (Today.it)

La seconda metà di settembre è stata caratterizzata dall'avvio dell'all-in militare e strategico di Israele, che su iniziativa del primo ministro Benjamin Netanyahu ha alzato la posta dello scontro con i rivali regionali. (Inside Over)