Papa Francesco tra panzerotti ed elogio dei migranti, le ultime uscite confermano la sua teologia del nulla
Continua senza tregua l'evaporazione del Cristianesimo propiziata dalla civiltà della Tecnica e del capitalismo, civiltà che, come non ci stanchiamo di sottolineare, non solo non necessita del sacro e della trascendenza, ma ha bisogno del loro annichilimento. In un mondo in cui tutto deve essere disponibile per il fare tecnico e deve altresì essere riducibile alla forma merce, nulla può sopravvivere di sacro e di trascendente. (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La tenacia dei migranti "sostenuta spesso dall’amore per le famiglie rimaste in patria, ci insegna tanto, specialmente a voi che, “migranti tra i migranti” – come vi ha voluto il vostro fondatore – ne condividete il cammino". (ACI Stampa)
«Non dimentichiamo che il migrante va accolto, accompagnato, promosso e integrato. Se si vuole che in loro non vengano meno la forza e la resilienza necessarie a continuare i viaggi intrapresi, serve qualcuno che si chini sulle loro ferite, prendendosi cura della loro estrema vulnerabilità fisica, e anche vulnerabilità spirituale e psicologica. (Corriere TV)
“L’Italia non fa figli, non fa figli. L’età media è di 46 anni. (Stranieri in Italia)
Papa agli scalabriniani: “Prendersi cura dei migranti” Servizio di Rita Salerno (TV2000)
Forse non ha torto Bergoglio a lamentarsi quando gli danno del comunista, il suo è più il cristianesimo sociale di genere onirico che la sinistra atea e anticattolica fa suo ogni volta che le conviene. (Nicola Porro)
“Oggi tanti Paesi hanno bisogno dei migranti. L’Italia ha bisogno dei migranti e deve accoglierli, accompagnarli, promuoverli e integrarli. (B-Lab Live!)