6 milioni 134 mila italiani all’estero: “Mobilità va governata, non negata”

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Migranti Morti sul lavoro

Emerge dal Rapporto Italiani nel mondo 2024, realizzato dalla Fondazione Migrantes, presentato ieri a Roma Sono 6 milioni 134 mila gli italiani che vivono all’estero. Si conferma, questa, come l’unica Italia che continua a crescere. Lo rende noto il Rapporto Italiani nel mondo 2024 realizzato dalla Fondazione Migrantes, presentato ieri a Roma, che ha aggiunto anche uno speciale dedicato alla cittadinanza. (La Porzione)

Su altri media

E’ ancora l’unica Italia che continua a crescere. Migrano i giovani, i giovani adulti ma anche gli over 65. (Clarus)

Secondo il rapporto, le cause che hanno portato l’Italia a posizionarsi tra gli ultimi paesi per fertilità al mondo sono sicuramente la fragilità economica e il clima di incertezza. La crisi della fertilità in Italia (Il Difforme)

Lo scorso anno sono espatriati 89.462 italiani, il 9,1% in più rispetto al 2022, anche se non si è ancora tornati agli alti livelli pre-pandemia. Emerge il fenomeno della propensione all’espatrio verso altri Paesi europei dei “nuovi italiani”, ossia gli immigrati che hanno acquisito la cittadinanza in Italia. (Diocesi di Cremona)

Perché guardare a chi lascia l'Italia. E se l'emergenza nazionale fosse l'emigrazione?

Assomiglia a un grido di dolore il rapporto Italiani nel mondo 2024, presentato oggi a Roma dalla Fondazione Migrantes. (Il Sole 24 ORE)

L’Unione Europea ha una popolazione di 448,8 milioni di abitanti, con l’Italia al terzo posto per popolosità dopo Germania e Francia. Tuttavia, nel nostro Paese l’età media è più alta che in altri (48,4 anni) e c’è uno dei tassi di fertilità tra i più bassi (1,24) rispetto alla media europea. (Demografica | Adnkronos)

Perché i numeri parlano da soli: nel nostro Paese risiedono 5,3 milioni di stranieri, mentre 6,1 milioni di italiani vivono all’estero. E se dal 2020 a oggi i residenti in Italia sono calati complessivamente di 652mila persone, nello stesso periodo sono aumentati dell’11,8% i nostri connazionali che preferiscono stare in un’altra nazione. (Avvenire)