Prima della Scala, gran gala e cena lussuosa: dal risotto mantecato al panettone. Ecco il menù

Prima della Scala, gran gala e cena lussuosa: dal risotto mantecato al panettone. Ecco il menù
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L’Inaugurazione della Stagione d’opera 2024/2025 del Teatro alla Scala sarà seguita come da tradizione da una cena di gala che si terrà anche quest’anno alla Società del Giardino. Gli oltre 500 ospiti saranno accolti dall’organizzazione di Caffè Scala guidata da Salvatore Quartulli: sette maître, sessanta camerieri, trenta sommeliers e dieci addetti alla movimentazione per servire il menu firmato dallo chef a due stelle Michelin Andrea Aprea. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Sarà possibile seguire la diretta su Rai1 dalle 17:45 e da quest'anno anche in alcuni cinema. Va in scena La forza del destino di Giuseppe Verdi. (Fanpage.it)

È nota come l’«innominabile» per la credenza di portare sfortuna, come rammentano le barbe cadute in scena, le malattie e le morti di membri del cast o della produzione che si sono susseguite. Oggi, dalle 17.45, in occasione della classica Prima «ambrosiana» della Scala, Rai Cultura proporrà la diretta integrale del melodramma in quattro atti dell’adattamento del Don Alvaro (1835) di Duca di Rivas. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Gli addetti ai lavori non la nominano mai. Se proprio devono preferiscono ricorrere a giochi di parole, metafore o allusioni. (Virgilio)

Prima della Scala, pistole duelli zingare e accattoni: Verdi e la sua Forza del Destino

Una presenza novarese alla prima della Scala di questa sera, sabato. S… (La Stampa)

Oggi alle 18.00 (diretta in 4K su Rai1 a partire dalle 17.45 e su corriere.it) il Teatro alla Scala inaugura la stagione d’opera 2024/25 con una nuova edizione della ‘Forza del destino’, titolo di Giuseppe Verdi – il 23° dei 27 del suo catalogo teatrale – ispirato alla tragedia ‘Don Álvaro, ó la fuerza del sino’ (Madrid, 1850) dello spagnolo Ángel de Saavedra. (Corriere della Sera)

Grazie a lui, Verdi che era ateo, cambiò il finale, salvando la vita al protagonista, in cambio della sua anima resa a Dio. E c’è chi intravede nel melodramma anche il riflesso misericordioso del romanzo dello scrittore milanese, I Promessi sposi con la sua umanità, vittima della tirannia e della sorte. (Liberoquotidiano.it)