"I soccorsi? Vanno a rilento". Le scuse (a metà) di Erdogan

Miracoli, ritardi, lacrime e sospetti. A cinque giorni dal terremoto che ha sconvolto la Turchia e la Siria, il caos continua a regnare in quelle terre derelitte e disperate. Erdogan si scusa Lo ha ammesso anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, uno che non è certo famoso per l'onestà intellettuale: «I soccorsi per il terremoto - ha detto ieri a Malatya - non stanno procedendo velocemente come sperato». (ilGiornale.it)

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Moltiplicate il tempo trascorso per dieci e immaginate di trovarvi in trappola, senza potervi muovere, al buio, al freddo, schiacciati da travi e pietre, con pochi centimetri di libertà. Non avete da mangiare, da bere, non sapete quanto tempo è trascorso e se qualcuno verrà mai a salvarvi. (ilmessaggero.it)

Sono state pubblicate le prime immagini dai satelliti europei del Copernicus Rapid Mapping che evidenziano i danni delle aree devastate dal violento terremoto che ha colpito Turchia e Siria il 6 febbraio. (Sky Tg24 )

In Siria i morti sono 3.513, tra cui 2.166 nelle aree controllati dai ribelli nel Nord-Ovest. L’Unhcr conta fino a 5,3 milioni di sfollati in Siria: «L’agenzia si sta concentrando sulle strutture per i rifugiati, assicurando che i centri dove vengono inviati gli sfollati abbiano equipaggiamento adeguato. (Open)

Tra le oltre 24mila vittime - bilancio provvisorio che comprende anche la Siria - ci sono anche i tre adulti e i tre minori di origine siriana che vivevano in Lombardia. Il miracolo di una bimba salvata dopo 122 ore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nei giorni scorsi il ministro aveva reso noto che la famiglia, composta da sei persone, tre adulti e tre minori, con passaporto italiano ma di origine siriana risultava dispersa ad Antiochia, in Turchia, dopo il devastante terremoto di lunedì scorso. (la Repubblica)

C’è anche una famiglia italiana di origine siriana tra le vittime del terremoto che ha devastato diverse province al confine tra Turchia e Siria. (L'Unione Sarda.it)