Vuole promuovere l'auto elettrica, ma coi dazi l'UE ne fa vendere sempre di meno, come confermano i dati

Quella dei dazi doganali imposti dall’Unione Europea alle elettriche made in China rappresenta una questione molto controversa. se l’Unione Europea pensa di sbarrare la strada ad esse e approvvigionarsi presso i fornitori del vecchio continente, con ogni probabilità si tratta di un calcolo assolutamente errato. Ma a rendere il quadro ancora peggiore, è un’altra constatazione: non solo i marchi cinesi non risentiranno minimamente delle nuove barriere commerciali, ma saranno in grado di bypassarle esportando auto termiche o ibridi, al posto degli EV. (ClubAlfa.it)

La notizia riportata su altre testate

Come e quando è successo? Son bastati vent'anni a Pechino per superare Stati Uniti, Corea del Sud, Germania, Messico e Giappone. (Sky Tg24 )

La gerarchia. Nonostante l'ascesa cinese, i "cinque grandi" produttori europei (Volkswagen, Stellantis, Renault, BMW e Mercedes-Benz) continuano a rappresentare il grosso delle vendite con il 65% del totale, mentre i giapponesi si fermano al 13% e i coreani al 7,5%. (Quattroruote)

Il settore automobilistico globale affronta un periodo di cambiamento radicale. (Agenda Digitale)

Crisi dell’auto Ue, è possibile frenare l’avanzata della Cina?

Secondo la società di ricerca Dataforce, citata da Bloomberg, Byd, Saic, Mg si sono accaparrate il 7,4% di tutte le auto elettriche, contro l’8,2% del mese precedente: si stratta della peggior performance da marzo. (la Repubblica)

Industrie europee impreparate La Comunità europea dovrebbe quindi investire enormi risorse e trasformare in circa dieci anni tutte le fabbriche che producono auto a costi di manodopera e di componenti ridotti, cosicché i prodotti finiti avrebbero dei prezzi finali in linea con quelli dei due grandi produttori di auto elettriche a livello mondiale e cioè la Tesla negli Stati Uniti e la Byd in Cina. (Quotidiano di Sicilia)

Archiviato un anno avaro di soddisfazioni per i grandi marchi occidentali ad eccezione di Renault, per il prossimo anno gli analisti vedono per il settore margini al palo e vendite in lieve ripresa. (Milano Finanza)