Orban a Pontida tra gli applausi: "Salvini è un eroe. Dobbiamo occupare Bruxelles"

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Processare Salvini Migranti

Dopo l'avvio burrascoso di ieri, 5 ottobre, a Pontida è ora il giorno di Roberto Vannacci e degli ospiti internazionali: primo fra tutti Viktor Orban, accolto sul palco da Salvini con un abbraccio, tra l'entusiasmo della folla. "Buongiorno popolo di Pontida, festeggiamo Salvini in Ungheria come un eroe, ha difeso i confini e le case degli italiani. Anzi ha difeso pure l'Europa, meriterebbe una onorificenza e non un processo", esordisce il premier ungherese (Today.it)

La notizia riportata su altri media

La kermesse degli adulti, dopo il fuori-programma di sabato con l'attacco dei giovani padani ad Antonio Tajani, 'reo' di voler dare la cittadinanza ai migranti, oggi si snoda su due temi principali. "Noi non molliamo, noi non molliamo". (Adnkronos)

Lo ha detto il primo ministro dell’Ungheria Viktor Orban, dal palco di Pontida.“Mai rinunceremo alla nostra libertà, e mai cederemo il nostro Paese agli stranieri: non li cediamo ai burocrati di Bruxxelles, alle potenze economiche e finanziarie, o ai migranti. (Agenzia askanews)

E che speaker, perché si tratta di Mirko Mengozzi, che è conosciuto per essere la voce ufficiale dell'Inter. Una bella nemesi per Matteo Salvini, notoriamente di fede milanista. (Corriere della Sera)

A Pontida, il raduno della Lega: oggi sul palco con Salvini anche il premier ungherese Orban - la diretta

“Tessera della Lega? Ne parleremo, ne discuteremo, ma ciò non toglie nulla. Così l’eurodeputato Roberto Vannacci visitando gli stand della Lega a Pontida. (ilmessaggero.it)

"Noi non molliamo, noi non molliamo, noi non molliamo. Grazie alla grande Lega e agli amici arrivati da tutta Europa. Lega nata da 40 anni per dare forza e territori, per dare coesione sociale e speranza ai nostri popoli, Lega storia di coerenza. (Il Sole 24 ORE)

Prima di lui gli interventi dei ministri del Carroccio, i presidenti di regione e i capigruppo di Camera e Senato. Al raduno leghista di Pontida oggi è la giornata dei big. (la Repubblica)